Expo. Domenica 13 settembre 2015 l’Assessore Virginia Mura sarà alla “Giornata con Emigrati Sardi”.
Un Focus sulla cultura culinaria della Sardegna
COMUNICATO STAMPA
L’assessore del Lavoro Virginia Mura parteciperà domenica 13 settembre all’Expo di Milano alla giornata dedicata ai “Sardi nel mondo”, organizzata dalla Regione e dalla FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia). È ancora una volta il cibo, filo conduttore dell’esposizione universale, a ispirare anche gli appuntamenti dedicati agli emigrati sardi, inseriti nell’ambito della settimana riservata alla Sardegna nel segno delle varie declinazioni del tema “La qualità della vita”, ospitata all’interno dell’Expo.
Notizie
TitoloRistorante di cucina mediterranea a Segrate
All’EXPO di Milano l’ “angolo Sardegna” è presidiato da quattro giovani dei Circoli FASI.
Domenica 13 settembre 2015 la “Giornata dei Circoli Sardi all’EXPO”
Nei primi due mesi di maggio e giugno risultava non presidiato il corner, l’angolo, affittato dalla Regione Autonoma della Sardegna nella grandiosa “fattoria” enogastronomica Eataly (contrazione e intreccio delle parole eat – mangiare – e Italy) per marcare la propria presenza di “isola senza fine” all’EXPO 2015, esposizione universale in corso nel polo Rho-Fiera di Milano dal primo maggio fino al 31 ottobre all’insegna del tema “Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita”.
Rinnovata la convenzione Meridiana – FASI.
Una tariffa preferenziale intermedia per i sardi non residenti
applicabile nel periodo estivo 15 giugno / 15 settembre 2015
Anche in questo 2015, man mano che si avvicina l’estate, si ripropone per i sardi non residenti il problema dei voli per l’isola.La FASI ha fortemente sostenuto la tariffa unica per tutti, un importante investimento e impegno finanziario della Regione Sarda. In qualche modo una scommessa. Questa misura, criticata da molti in Sardegna, comincia invece a dimostrare la sua validità, sia per i sardi non residenti e soprattutto per i non sardi.
{tab Il progetto}
Omaggio della FASI ai 100 anni della Brigata "Sassari"
Perché la FASI ha dedicato "Sa Die de sa Sardigna" al Centenario della Brigata "Sassari" nella Grande Guerra
La FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) ha dedicato “Sa Die de sa Sardigna”, annualmente celebrata dai circoli dei sardi fuori dell'Isola, al 100° anniversario della Brigata "Sassari" nella prima guerra mondiale.
Grandioso successo a Trieste della celebrazione FASI de “Sa Die de sa Sardigna” - Festa del Popolo Sardo - dedicata al Centenario della Brigata “Sassari” nella Grande Guerra
Sacrario di Redipuglia, 9 maggio 2015: solenne omaggio ai Caduti della Grande Guerra.
Sacrario di Redipuglia, 9 maggio 2015: solenne omaggio ai Caduti della Grande Guerra.
“Sa Die de sa Sardigna” 2015 è stata celebrata dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) con un omaggio al Centenario della Brigata “Sassari” nella Grande Guerra.Nella foto: Trieste, Piazza Unità d’Italia, 10 maggio 2015: da sinistra, Roberto Cosolini (Sindaco di Trieste), Gianni Torrenti (Assessore alla Cultura Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia), Gianmario Demuro (Assessore degli Affari Generali Regione Autonoma della Sardegna), Aldo Accardo (Presidente del Comitato sardo per il Centenario della Grande Guerra), Michele Cossa (Consiglio regionale della SARDEGNA), Serafina Mascia (Presidente FASI).
Sacrario di Redipuglia, 9 maggio 2015: solenne omaggio ai Caduti della Grande Guerra.
Sacrario di Redipuglia, 9 maggio 2015: solenne omaggio ai Caduti della Grande Guerra.
“Sa Die de sa Sardigna” 2015 è stata celebrata dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) con un omaggio al Centenario della Brigata “Sassari” nella Grande Guerra.Nella foto: Trieste, Piazza Unità d’Italia, 10 maggio 2015: da sinistra, Roberto Cosolini (Sindaco di Trieste), Gianni Torrenti (Assessore alla Cultura Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia), Gianmario Demuro (Assessore degli Affari Generali Regione Autonoma della Sardegna), Aldo Accardo (Presidente del Comitato sardo per il Centenario della Grande Guerra), Michele Cossa (Consiglio regionale della SARDEGNA), Serafina Mascia (Presidente FASI).
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Da giovedì 7 maggio a domenica 10 maggio 2015, la comunità sarda della regione Friuli Venezia Giulia con la FASI (Federazione delle 70 Associazioni Sarde in Italia) ha celebrato “Sa Die de sa Sardigna” - Festa del Popolo Sardo a Udine, Redipuglia e Trieste ricordando il Centenario della Brigata “Sassari” nella Grande Guerra. La Brigata “Sassari” fu costituita come reparto a reclutamento regionale nel 1915, al momento dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra. I fanti sardi combatterono sul Carso e sull’Altipiano di Asiago, dando notevoli e ripetute prove di valore.
Il futuro della specialità delle Regioni Autonome: convegno a Trieste organizzato dalla FASI in occasione delle celebrazioni del Centenario della Brigata “Sassari” nella Grande Guerra.Convegno_9_maggio_2015.pdf
«Ci siamo voluti riunire intorno a questo tavolo, per riflettere insieme sul ruolo delle nostre specialità, sul loro valore, sull’attualità dell’ordinamento che ne stabilisce e regola la stessa esistenza». Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha sintetizzato il senso del convegno “Il futuro della specialità delle Regioni Autonome”, svoltosi a Trieste, nell’auditorium del Museo Revoltella. Al tavolo dei relatori, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, l’assessore regionale degli Affari Generali della Sardegna, Gianmario Demuro, e alcuni esperti della materia.
Perché la FASI ha dedicato "Sa Die de sa Sardigna" al Centenario della Brigata "Sassari" nella Grande Guerra
La FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) ha dedicato “Sa Die de sa Sardigna”, annualmente celebrata dai circoli dei sardi fuori dell'Isola, al 100° anniversario della Brigata "Sassari" nella prima guerra mondiale.500 persone, in rappresentanza dei 70 circoli della FASI attivi nell'Italia continentale, si sono trovate a Trieste, sede storica della Brigata, per una grande manifestazione commemorativa.L'omaggio alla Brigata ha voluto essere un riconoscimento delle sue azioni gloriose durante il primo conflitto mondiale ma ha voluto contestualmente simboleggiare i sentimenti di affettuosa e riconoscente memoria che il popolo sardo, a nome dell'intero popolo italiano, ritiene che si debbano tenere vivi nei confronti dei caduti in quella guerra, moltissimi dei quali provenivano dai paesi della Sardegna.
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