Il programma annuale 2013 per l'Emigrazione approvato dalla Consulta ha ottenuto dal Consiglio Regionale le risorse necessarie per il suo finanziamento
Si è concluso positivamente l'iter per la definizione del Programma annuale 2013 iniziato con la nostra manifestazione del 7 dicembre 2012 e con l'impegno assunto dalla Presidente Claudia Lombardo e da tutti i Capigruppo del Consiglio Regionale di mantenere il contributo per il funzionamento e le attività della rete organizzata dell'emigrazione.
In risposta alla nostra lettera del 15 giugno 2013, sottoscritta dal Comitato di presidenza della Consulta e da tutti i presidenti delle Federazioni dei circoli e delle Associazioni di tutela, il Consiglio Regionale all'unanimità,
nella seduta del 24 luglio, ha riportato il contributo all'emigrazione allo stanziamento del 2012 necessario per assicurare la copertura finanziaria alle spese previste nel piano 2013 presentato dall'Assessore al Lavoro Mariano Contu alla Consulta e approvato nella seduta del 18 luglio.
Il piano è il risultato del confronto fra le richieste del mondo dell'emigrazione e l'Assessorato, in quanto elaborato il 16-17 luglio dallo staff del Servizio Emigrazione e dai membri del Comitato di presidenza della Consulta.
Il programma, approvato all'unanimità dai consultori presenti, oltre al contributo per il funzionamento e per le attività sociali e culturali dei circoli, delle Federazioni, delle Associazioni di tutela, destina risorse per progetti innovativi e qualificanti dell'attività della rete organizzata dei sardi nel mondo:
- comunicazione, iniziative culturali e formative per la rete delle nuove generazioni e di informazione e formazione per la giovane emigrazione;
- interventi straordinari di assistenza e solidarietà verso comunità sarde in difficoltà;
- promozione e internazionalizzazione della produzione della Sardegna attraverso eventi e manifestazioni in collaborazione anche con enti, istituzioni sarde, nazionali, europee, internazionali.
Siamo convinti che le risorse finanziarie impegnate per questo piano siano un concreto investimento per la promozione della produzione economica, culturale e sociale della Sardegna nella continuità e nel legame con tutte le componenti lavorative, professionali e generazionali della storica e della odierna emigrazione.
Alle Federazioni (a cominciare dalla nostra FASI) e ai circoli affiliati queste risorse permettono di continuare a lavorare nelle numerose proprie sedi di attività – localizzate nella Penisola, in Europa, nel Mondo – per realizzare eventi e attività che mantengano forte il richiamo del "made in Sardinia". Nella presente crisi, in cui – sappiamo – sono inevitabili restrizioni alle risorse economiche ma in cui si registrano anche "disaffezioni" presso il volontariato, la FASI e i suoi Circoli intendono continuare con l'entusiasmo di sempre ad operare a vantaggio dello sviluppo economico, culturale e sociale della nostra Sardegna.