Domenica primo ottobre, giorno prima della partita Fiorentina Cagliari, i 4 mori facevano bella mostra all’Auditorium del Vasari delle Gallerie degli Uffizi, a Firenze. Grazie all’accordo tra la Fondazione Giganti di Monte’e Prama, FASI e Cagliari calcio, si sono svolte due conferenze, la prima di Giorgio Murru e Nicola Castangia su “Giganti e Fate. Un viaggio nell’archeologia preistorica della Sardegna”. La seconda di Ilaria Orri “Il parco archeologico naturale della penisola del Sinis”.

Ha fatto gli onori di casa il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, e sono intervenuti Antony Muroni, presidente della fondazione Mont’e Prama e  Tommaso Giulini, presidente del Cagliari Calcio per ribadire quanto sia proficua questa collaborazione, in tutta Italia, tra Cagliari Calcio e fondazione Mont’e Prama. Infatti il progetto mira a far conoscere la storia dei Giganti di Mont’e Prama nelle città in cui gioca il Cagliari nel campionato 2023/24, con una serie di conferenze divulgative che parlano di questo sito archeologico e dei suoi importanti ritrovamenti. Con l’adesione della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), rappresentata dal presidente Bastianino Mossa che ha elogiato il ruolo capillare sul territorio nazionale dei circoli sardi, non solo come punto di aggregazione sociale ma come divulgatori di cultura e conoscenza sulla Sardegna, la sua storia e le sue tradizioni. Un saluto è stato portato anche dall’attuale presidente del circolo dei sardi di Firenze, Angelino Mereu.

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Il presidente Mereu ha ricordato che per Firenze questa conferenza sui Giganti è un gradito ritorno, dopo quasi dodici anni dalla prima iniziativa del circolo dei sardi di Firenze (Associazione Culturale dei Sardi In Toscana, ACSIT). Era il 6 maggio 2011 ed Elio Turis allora presidente ACSIT, presentò nella prestigiosa sede della Regione Toscana a Firenze di Palazzo Bastogi l’evento ”Risorgono i giganti di Mont’e Prama. Progetto di restauro delle sculture di Mont’e Prama di Cabras ed Oristano prima e dopo”, con una notevole partecipazione di relatori affermati come Antonella Boninu direttore della soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro e Fulvia Lo Schiavo, soprintendente ai beni archeologici della Toscana e della Sardegna. Si presentò in quell’occasione l’esito degli studi e delle ricerche e dei restauri che avevano portato alla luce l’evidenza archeologica delle tombe singole e i circa 5000 frammenti recuperati e restaurati. Una iniziativa che ci racconta come l’attenzione del circolo dei sardi di Firenze sia da sempre stata alta nei confronti di questi importanti ritrovamenti archeologici, sia dal punto di vista della ricerca che da quello della divulgazione di studi che all’epoca, fuori dall’isola sarda, non erano molto conosciuti se non agli addetti ai lavori.

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Non sono mancati momenti emozionanti, legati all’importanza del sito archeologico e le novità scientifiche degli ultimi ritrovamenti, che lasciano una finestra aperta alle ipotesi e collegamenti con altri siti archeologici. Un altro momento emozionante è stato riportato dal discorso del presidente Mereu che ha esplicitato una realtà comunque valida in tutta l’Italia: il ruolo e il potere aggregante dello sport che significa da sempre, per gli emigrati, appartenenza alle proprie origini.

Si è concluso così un evento che ha registrato la presenza di un nutrito pubblico di appassionati e una vasta rappresentanza dei circoli sardi della Toscana tale da registrare il tutto esaurito poche ore dopo l’apertura delle prenotazioni, necessarie per accedere all’Auditorium. 

Francesca Concas