Martedì 21 giugno alle ore 17.30 presso la Sala Fondazione di Sardegna a Cagliari, saranno presentati i dati del Rapporto 2022 dell’Osservatorio Regionale delle Migrazioni, elaborato dal Crei Acli, l’organizzazione delle Acli sarde che opera nel settore immigrazione e emigrazione e finanziato dalla Regione Sardegna.

L’evento sarà un’importante occasione per analizzare i dati del Rapporto ,caratterizzati anche dalla pandemia, e riflettere sul futuro demografico dell’isola, con focus su immigrazione ed emigrazione dei sardi nel mondo ed evidenziando le priorità, ad esempio su come rafforzare le politiche di accoglienza di giovani e famiglie, sarde e non. “Tra il 2016 e il 2022, la Sardegna ha perso quasi 79.000 abitanti, il 5,7% della popolazione, con una accelerazione negli ultimi 2 anni che passano da una riduzione di 5000 abitanti l’anno a 13.000. Di questi quasi 21.000 sono perduti dalla provincia del Sud Sardegna, quasi 20.000 dalla provincia di Sassari, quasi tutti concentrati nel nord-ovest, 12.000 sono gli abitanti in meno di Nuoro e oltre 9.000 quelli persi in provincia di Oristano. La città metropolitana di Cagliari perde 11.600 abitanti nonostante il fiorire dell’economia e la centralizzazione delle istituzioni.

Se sino al 2018 si registrava una costante crescita della popolazione nelle zone costiere, nel 2020 e nel 2021 questo processo si è interrotto o ha rallentato mettendo in crisi tutto il territorio regionale. Il saldo naturale è negativo in i 373 comuni su 377, positivo in soli 24 comuni su 377”.

A presentare la ricerca saranno Mauro Carta, Vania Statzu, Marco Sideri e Francesco Pitirra. Interverranno nel corso dell’evento Ester Cois, Daniela Sitzia e Samuele Piddiu.

A conclusione, l’intervento dell’assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda.