Discorso di Franco Saddi alla consegna dei fondi di solidarietà al Circolo sardo di La Plata (provincia di Buenos Aires) colpito gravemente dall'alluvione agli inizi di aprile
Cara Presidente Marga Tavera, Cari Presidenti dei Circoli sardi in Argentina, Cari Amici tutti
Vi porto il saluto dei Circoli sardi in Italia; di Serafina Mascia, Presidente della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia); dell'Esecutivo della FASI, del quale sono consigliere; del Circolo "Amedeo Nazzari" di Bareggio e Cornaredo (in provincia di Milano), di cui sono Presidente.
Sono molte le ragioni per le quali sono felice di essere qui.
Prima di tutto, sono felice per l'incontro con i sardi d'Argentina, ai quali ci unisce la fratellanza nell'emigrazione. Voi siete molto più lontani di noi dalla nostra terra, da cui vi separa l'oceano per migliaia di chilometri;
ma mantenete legami saldi, nel ricordo e negli affetti, e con la vostra socialità organizzata, col vostro lavoro volontario, conservate e promuovete la cultura e insieme praticate la promozione della Sardegna. A voi tutti va la nostra ammirazione. La vostra emigrazione è molto antica e la fondazione del Circolo di Buenos Aires risale agli inizi del Novecento. Grazie di ricordare, con la vostra presenza, quanto lunga è la nostra storia di emigrati.
Grazie anche ai dirigenti storici come Cosimo Tavera che ci hanno portato fin qui.
Sono poi felice di vivere con voi questo momento storico: il viaggio di Papa Francesco, voce forte e nuova della Chiesa in un mondo in crisi, lo riporta per un momento nel luogo da cui è partito il suo percorso religioso, che approdando a Roma è diventato universale. Un Papa, figlio di emigrati, che con il ricordo della Madonna di Bonaria - Madonna pellegrina e migrante per mari anch'essa - consacra un legame bello e forte fra la nostra Sardegna e l'Argentina: voi già anni fa avete voluto collocare la Madonna di Bonaria nel luogo di arrivo e di approdo del vostro viaggio di emigrazione.
Sono felice che questo legame sia rafforzato alla presenza delle autorità regionali.
Saluto il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, il nostro Assessore regionale del Lavoro, Mariano Ignazio Contu, e il dottor Franco Manca, già nostro apprezzato Assessore.
Sono sicuro che questo incontro aiuterà la riflessione anche sul futuro delle politiche dell'emigrazione, per conservare non solo la storia e memoria, ma per considerare e attualizzare queste politiche come strumento e sostegno dello sviluppo della Sardegna.
E infine è un motivo di orgoglio per me essere qui come portatore, a nome della FASI e del mio Circolo che si è impegnato particolarmente, di un atto concreto di solidarietà. Porto un contributo (di 6.000 euro) ai sardi di La Plata, fortemente danneggiati dalla passata alluvione; è un aiuto che spero possa contribuire ad alleviare i danni materiali e a rafforzare il sentimento di sardità che ci lega fra noi e ci lega tutti alla nostra terra.
La maggior parte della somma viene dal nostro Circolo, che per tradizione destina una parte del guadagno della nostra "Festa Sarda Manna", della durata di 11 giorni, ad atti di solidarietà; fra questi, quest'anno, i fondi destinati a voi.
Vi ringrazio ancora dell'ospitalità e dell'accoglienza. Forza Paris.
Insieme supereremo le difficoltà del mondo dell'emigrazione e insieme andremo avanti per la Sardegna.