“Distanti ma uniti. Casa Sardegna online” è un laboratorio nato il giorno di Sa Die de Sa Sardigna del 2020 in piena pandemia, per iniziativa dei Circoli “Amistade” della Cina (Shangai), “Isola Giappone” (Tokyo), ACSIT di Firenze e “Peppino Mereu” di Siena, con l’obiettivo di riunire virtualmente i Circoli distanti a causa della pandemia.

Grazie a questa iniziativa, anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, gli emigrati sardi si sono incontrati per scambiarsi gli auguri di Buone Feste.

L’incontro ha visto la partecipazione dei Vicepresidenti FASI Mattia Lilliu e Luciana Sedda, che ha portato i suoi saluti, ringraziamenti ed auguri ai Presenti; il Coordinatore dei Circoli F.A.S.I. del Nord Ovest Sebastiano Tettei; la Coordinatrice Nazionale delle Donne, Rita Murgia.

Presenti molti circoli della circoscrizione Centro sud: Roma Acrase Maria Lai; Ostia; Ciampino; Perugia; Siena; Pesaro; Abruzzo; Molise, Livorno, Pisa e La Spezia.

E ancora…Isola d’Elba; i Circoli de La Plata, Tucuman, Rosario e Patagonia; i Circoli di Shanghai e Tokio; il Circolo di Piacenza e il Circolo di Padova con le rispettive Presidenti.

Non poteva mancare il Direttore della Testata on Line Ajò Noas, che sempre accompagna e ritrasmette in streaming le iniziative del Laboratorio.

La serata è stata aperta da Elio Turis coordinatore Ccircoli del Centro Sud Italia e organizzatore dell’evento che, nonostante le sue impeccabili doti di organizzatore e moderatore degli incontri on line, si è trovato a gestire le emozioni di un bellissimo imprevisto: l’Assessore al Lavoro Ada Lai, intervenuta per prima a questo incontro, ha annunciato “a sorpresa” il riconoscimento del nuovo Circolo dei Sardi in Patagonia a Neuquen, denominato “Domus Sardinia”.

Il Circolo, attivo dal 2004 e costituitosi formalmente nel 2019, ha ottenuto il riconoscimento ufficiale il 1° Aprile del 2022 dalla “Inspección Provincial de Personas Jurídicas” della Provincia di Neuquén e ora è arrivato il tanto atteso riconoscimento da parte della Regione Sardegna.

“La costituzione di un nuovo Circolo,” ha detto la Dottoressa Lai, “con il suo riconoscimento da parte della Giunta Regionale, non solo testimonia l’interesse e l’attenzione del Presidente della Regione, Christian Solinas e del suo esecutivo nei confronti del mondo dell’emigrazione, ma rappresenta un ulteriore tassello per la valorizzazione della Sardegna nel mondo“.

La notizia è stata colta con entusiasmo e grande soddisfazione dal rappresentante del Circolo della Patagonia, Oscar Fava e da tutti i Circoli nel mondo, collegati in diretta on line. E mentre Oscar si trovava a seguire la diretta e a gestire l’entusiasmo degli emigrati in Argentina, la serata è proseguita con l’intervento della Presidente del Circolo Emigrati Sardi a Perugia, Nicoletta Menneas, che ha presentato gli artisti della serata.

Massimiliano Nocco, giovane regista sardo, con il suo cortometraggio “Faula” girato nel 2018, ha fatto rivivere un breve passo della vita pastorale in Sardegna e in particolare, della vita di un bambino, Massimiliano appunto, che non volendo seguire l’attività di pastore inventa una bugia, dicendo a suo padre di esser fuggito dalla campagna per la presenza dei fantasmi.

La bugia di quel bambino diventerà poi la leggenda del paese… perché le leggende, come le fiabe, in Sardegna sono figlie della luna e del fuoco. I vecchi, nelle notti d’estate, “a lughe o luxi de luna”, e nelle sere d’inverno, “acanta a sa ziminera”, circondati da piccoli e grandi, iniziavano a raccontarle…

Ancora oggi, quelle storie di paura e di magia rappresentano una componente viva del patrimonio culturale sardo; fanno parte, a pieno titolo, del tesoro narrativo che va tutelato se non si vogliono perdere pagine significative del nostro passato.

Un sentito ringraziamento a Massimiliano Nocco, dunque, che con il cortometraggio “Faula”, è riuscito a coronare due sogni e due mondi: da un lato mantenere viva la tradizione orale e dall’altra, donare agli spettatori di tutte le età un breve viaggio nell’Isola più ricca di fascino del mediterraneo.

L’attore Fabrizio Passerotti, in collegamento da Bultei ci ha portato a conoscenza di un altro scrigno della nostra cultura: “Preghieras”, una casa museo e, al contempo, un viaggio affascinante nelle espressioni della spiritualità a Baunei, raccolte e raccontate in un libro, in un cd musicale, presentate con la viva voce degli anziani, con immagini di ieri e di oggi, unite ai canti e alle sonorità antiche.

“Preghieras” è un progetto corale, nato nella comunità di Baunei, che ha messo insieme la Cooperativa Schema Libero di Baunei, tre ricercatrici appassionate ( Serenella Cabras, Maria Giuseppina Gradoli e Alessandra Secci), due professionisti del canto e della musica ( Gianpriamo Incollu e Marco Mustaro), tre cori polifonici: ( Il Coro femminile Santanna di Tortolì, il Coro maschile Polifonico Montesantu di Baunei e il coro misto Contos e Cantos).

E ancora, un fotografo professionista (Massimiliano Maddanu), un grafico (Daniele Pani), un esperto di allestimenti museali (Francesco Congiu), una traduttrice (Marina Muggiri), una rete d’imprese: Fornace40 e il suo sguardo “dall’alto”, un esperto di cartografia e sistemi webgis (Venerio Giuseppe Anardu) e altri studiosi e professionisti come Pasquale Zucca, Maurizio Serra e Giampiero Cannas.

Ma soprattutto, “Preghieras” ha messo in campo loro, i nostri straordinari anziani,che hanno raccontato e ricordato, con emozione e dovizia di particolari, una quantità enorme di preghiere, di versi, di canti e di aneddoti, consegnando ora, e alle generazioni che verranno, uno spaccato della storia e della cultura del paese di Baunei.

La casa museo è aperta su prenotazione e, da Aprile a Ottobre, sarà aperta al pubblico tutti i giorni.

Dina Meloni, Presidente Circoli di Siena, ha proseguito nel condurre la serata presentando un altro cantante sardo, Andrea Rosas. Un ragazzo, un giovane con una voce eccezionale che ha intonato alcune strofe di un canto dedicato alla nostra Isola, seguito da una bravissima artista, Teresa Porcella, che nel suo spettacolo dal Titolo “Leggere con Grazia” ha interpretato in modo magistrale un testo di Grazia Deledda.

Teresa Porcella, che ha dedicato a tutti i presenti un brano dal titolo “Allirgadi coru chi beni Babbai” è anche autrice di testi dedicati alla Sardegna dal titolo”Janas, Cogas, Mommotti”. Favole e racconti giunti fino a noi grazie alla comunità del racconto, ricordandoci che è un dovere di tutti salvarli dall’oblio per custodirli come bene prezioso da consegnare ai più giovani prima che il silenzio e l’oblìo travolgano tutti i ricordi.

E infine, la bravissima attrice Elisa Pistis ha letto una poesia dedicata al Natale, di Gianni Rodari.

Ad allietare l’incontro, l’immancabile musica e il canto di Beppe Dettori, voce dei Tazenda che ha animato la serata con il canto “Domo mea”, un canto che oltre a rievocare i suoni della nostra tradizione, esprime in parole, i sentimenti degli emigrati sardi in un periodo particolare come quello del Natale… quando il cuore richiama la nostalgia di famiglia, di casa…

“Anche se non è più casa mia

Sento le tue melodie”

Perché la Sardegna è “casa, è famiglia” anche quando sei distante, anche quando vivi lontano dalla tua Terra, e anche quando sei figlio/a di emigrati sardi e l’amore per l’Isola fa parte di te come il sangue che scorre nelle vene…

“Ti cherzo donare su sambene

Ses sa vida mea

E t’amo, e t’amo

Ses sa vida mea”

Prima di terminare hanno portato i propri saluti Rita Murgia coordinatrice donne Fasi,  Serafina Mascia ex presidente Fasi, e infine Beppe Dettori ha fatto cantare tutti sulle note di Nanneddu meu