L’inarrestabile marcia delle donne verso la parità passa dal 2° Congresso delle Donne Sarde promosso da Coordinamento 3 – Donne di Sardegna e aperto a tutti i movimenti femminili dell’Isola: appuntamento giovedì 2 giugno, ore 10:30, al Teatro Massimo di Cagliari, nel nome di Nadia Gallico Spano, delle Madri Costituenti e con lo stesso spirito di unità, che aveva animato il 1° Congresso, celebrato nello stesso luogo, 70 anni prima, giovedì 2 giugno del 1952.
Una intensa giornata di lavori che si articola in quattro momenti: 1) rievocazione storica, con l’Omaggio a Nadia Gallico Spano; 2) l’attualità della “questione femminile” , con focus su Lavoro, Salute delle Donne, Violenza di Genere e Rappresentanza; 3) Protocollo d’Intesa tra Coordinamento3 e il Coordinamento Donne FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia per una grande alleanza, finalizzata a progetti ed azioni comuni delle donne Sarde, residenti in Sardegna, in Italia e nel mondo; 4) proiezione verso il futuro con proposte di modifica della legge elettorale regionale, su esempio delle buone pratiche europee, che consentano di superare l’impasse sulla doppia preferenza di genere, rivelatasi inadeguata rispetto ai risultati attesi.
“Dal 1° Congresso raccogliamo il prezioso testimone dell’unità – ha detto la presidente di Coordinamento3, Carmina Conte – per lanciare una grande alleanza fra tutte le donne in Sardegna e fuori dalla Sardegna, per il superamento degli ostacoli e delle pesanti discriminazioni tuttora presenti nella società, nella politica e nelle Istituzioni, che la crisi pandemica ha contribuito ad aggravare”.
“Quando le donne si battono per i diritti delle donne – ha aggiunto la vice Presidente Carla Puligheddu – si battono per i diritti di tutti e sono capaci di superare qualsiasi divergenza ideologica, partitica, religiosa, economica e sociale. Il motto di Coordinamento3 è: “I diritti delle donne per i diritti di tutti, oltre ogni differenza” e noi, con le nostre buone pratiche, siamo la dimostrazione che si può fare”.
Il Congresso si svolge sotto il Patrocinio delle massime Istituzioni Sarde e con la collaborazione delle due Università. Apertura con i saluti Istituzionali di Christian Solinas, Presidente della Regione; Paolo Truzzu, Sindaco di Cagliari; Alessandra Todde, Vice Ministra del MISE; Alessandra Zedda, Assessora Regionale del Lavoro; Romina Mura, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Paola Secci, Presidente Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna; Maria Dolores Picciau, ’Assessora della Cultura del Comune di Cagliari; Ester Cois, Delegata Pro-Rettorale per l’Uguaglianza di Genere, UNICA; Maria del Zompo, componente del Consiglio Superiore di Sanità; Marianna Orrù, Consigliera della Fondazione di Sardegna.
Sono previste quindi, le relazioni delle studiose degli Atenei di Cagliari e di Sassari: Maria Rosa Cardia, UNICA, si concentra sulla rievocazione del 1° Congresso, del quale ricostruisce la memoria storica, quando 3000 donne di tutti gli schieramenti politici e, tra loro, duecento rappresentanti dei comuni sardi, approdarono a Cagliari per porre la questione femminile nello spirito della ricostruzione post-bellica e della Rinascita Sarda. Mentre il lungo cammino verso la parità che ci congiunge al presente è affidato a Ester Cois, UNICA, Antonietta Mazzette e Maria Lucia Piga, UNISS. A seguire l’omaggio a Nadia Gallico Spano, nel giorno del suo compleanno – era nata il 2 giugno 1916 a Tunisi da una famiglia di ebrei livornesi – che poi coincide con l’elezione delle Madri Costituenti e la festa della Repubblica. A ricordarla, insieme alla figlia, Chiara Spano, ci saranno lo storico Stefano Pira, UNICA; Vittoria Tola, Presidente dell’Associazione Nazionale degli archivi UDI, Unione Donne Italiane; Pupa Tarantini, Presidente Onoraria Coordinamento3 e Luisa Sassu ANPI Sardegna. La stessa voce di Nadia Gallico Spano risuonerà al Congresso nelle letture dell’attrice Lia Careddu, tratte dall’autobiografia “Mabrùk. Ricordi di un’inguaribile ottimista”, pubblicata a pochi mesi dalla scomparsa nel 2006, ma anche grazie ai versi poetici a lei dedicati dalla poetessa Adriana Mannias Barabino .
Quindi, le proposte di Coordinamento3 sulle criticità della “questione femminile” saranno presentate dalle socie e collaboratrici storiche di Coordinamento3, Luisa Marilotti, Rita Nonnis, Patrizia Desole e Rita Corda, esperte delle diverse materie: Lavoro, Salute delle Donne, Violenza di genere e Rappresentanza. A seguire, la firma del Protocollo d’Intesa con Carmìna Conte, Serafina Mascia, Presidente Onoraria della FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia e Rita Murgia, Coordinatrice Donne Fasi , per cedere l’ultimo spazio della mattina alle donne sarde emigrate in collegamento dall’Australia, dall’Argentina e dal Belgio.
La sessione pomeridiana, presieduta da Carla Puligheddu, si apre alle 14,40 con gli interventi delle donne rappresentanti del mondo dell’associazionismo, degli organismi di parità e delle imprese per concentrarsi sull’ultimo grande tema all’ordine del giorno: la Legge elettorale regionale per la parità di genere, che verrà introdotto dalla relazione di Carla Bassu, costituzionalista di UNISS, cui seguirà la tavola rotonda coordinata da Carmìna Conte con i rappresentanti della Politica e delle Istituzioni. A chiudere, l’ultimo dibattito che mette insieme le donne rappresentanti delle associazioni, degli enti e delle professioni e le conclusioni previste per le 18,30.
A fare da cornice al Congresso un’esposizione di opere dell’artigianato artistico sardo dal titolo “Creative Sarde fra tradizione e innovazione” e due mostre documentarie: la prima a cura della sezione sarda dell’ANPI dedicata alle 21 donne della Costituente dal titolo “Donne della Resistenza. Madri della Costituzione. Itinerari di democrazia”. L’altra, con taglio differente, dal titolo “Le Madri della Repubblica”. Il foyer del teatro ospita anche una video proiezione di documenti relativi al Congresso del 1952.
I lavori del 2° Congresso delle Donne Sarde verranno trasmessi in diretta streaming per consentire la massima partecipazione anche da remoto.