La FASI sulla vertenza entrate. Il Governo Letta intervenga "senza indugio" per trasferire le risorse pattuite

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L'Esecutivo nazionale della FASI (Federazione delle 70 Associazioni Sarde nell' Italia continentale), riunito il 25 maggio 2013 a Cornaredo (Milano) in occasione della grande Festa della Sardegna,
PRESO ATTO che la situazione sociale della Sardegna – con i più alti tassi di disoccupazione d'Europa, in primis quella giovanile, con la più alta percentuale di giovani  che né studiano né lavorano, con il record di cassa integrazione, con la nuova ondata di emigrazione manuale e intellettuale che determina un nuovo depauperamento  delle forze vitali dell'Isola – è giunta a un punto di non ritorno, che sta lacerando la convivenza civile e che sta producendo anche disperazione;


PRESO ATTO che la Corte Costituzionale, pur respingendo il ricorso della Regione Sardegna contro lo Stato per il mancato trasferimento delle risorse finanziarie concordate e dovute, certifica, con l'autorità dell'essere la più alta garanzia della legalità costituzionale, che «l'inerzia statale troppo a lungo ha fatto permanere uno stato di incertezza che determina conseguenze negative sulle finanze regionali alle quali occorre tempestivamente porre rimedio trasferendo, senza ulteriori indugi, le risorse determinate a norma di Statuto»;
interpretando anche le aspettative degli 800mila emigrati sardi  nel mondo e delle loro famiglie, preoccupato della sorte dell'Isola d'origine e delle famiglie che in essa risiedono,
CHIEDE
al Governo – ricordando anche il recente autorevole appello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – di operare con un provvedimento di urgenza perché le risorse dovute, compresi gli arretrati, vengano subito riconosciute e trasferite alla Regione Sardegna, favorendo un piano di investimenti per il lavoro, sottratto al patto di stabilità;
CHIEDE
al Presidente Enrico Letta di dimostrare concretamente il suo promesso interessamento per la regione nella quale ha origine una parte della sua famiglia;
CHIEDE
a tutti i parlamentari sardi, al di là degli schieramenti, di mantenere, come hanno cominciato a fare, fronte comune e di avanzare in maniera unitaria proposte concrete per sbloccare i trasferimenti;
SOSTIENE
la mobilitazione unitaria dei sindacati per il lavoro concretizzatasi nella recentissima manifestazione davanti al Palazzo della Regione Sardegna.
La FASI, che ha partecipato in passato alle manifestazioni  di Roma sulla vertenza entrate,  è pronta a sostenere, nella nuova grave situazione economica, ogni iniziativa di mobilitazione istituzionale, politica, sindacale per chiedere con forza che vengano osservati gli impegni dello Stato verso la Regione Sardegna.

L'Esecutivo nazionale della FASI