Arriva nelle sale della penisola "L’Amore e la Gloria. La giovane Deledda", l'ultimo film di Salvatore Cubeddu dedicato alla scrittrice nuorese Premio Nobel.

"L’Amore e la Gloria" intende raccontare in che modo una giovane donna di un piccolo centro dell’interno sardo, Nuoro (una cittadina con poco di più di 5.000 abitanti all’epoca, caratterizzata da una condizione sociale profondamente intrisa di cultura conservatrice a carattere agro-pastorale), abbia saputo emergere e raggiungere i due obiettivi che si era posta sin da giovanissima: l’amore e la gloria.

La cultura agro-pastorale basata sul codice barbaricino ha come fondamento l’onore e la balentia (coraggio) e relega le donne in una posizione subalterna. Nonostante la condizione di inferiorità, Grazia si sente vicina a questo universo da cui trae spunto per i racconti che la renderanno famosa in tutto il mondo. C’è contiguità tra la classe sociale a cui lei appartiene e quella dei pastori e dei servi. I servi vivono insieme ai possidenti e Grazia si appassiona alle loro storie di orgoglio e di valore. Ascolta avidamente i loro racconti e li trasfigura nelle sue narrazioni sentendosi immersa in questo universo.

La scrittura è il suo legame con il mondo esterno. Non solo romanzi e racconti (una produzione sterminata) ma anche le lettere scritte a critici letterari, direttori di riviste, ammiratori e innamorati in cui mette a nudo se stessa a volte in modo romantico a volte in modo eccessivo ma sempre con autenticità e orgogliosa fierezza.

Il suo aspetto fisico, minuto e non appariscente la penalizza nella aspirazione all’amore. È una ragazza inquieta, spesso insoddisfatta, che sogna di lasciare il suo borgo per andare a vivere a Roma, per lei il centro del mondo e di “prender parte alla festa della vita”, come farà dire a Lia nel libro che viene considerato il suo capolavoro, Canne al Vento.

Il percorso narrativo del film abbraccia 12 anni della vita della scrittrice. Inizia nel 1898 quando a 17 anni pubblica il suo primo racconto Sangue Sardo e si conclude nel 1900, quando a 29 anni sposa Palmiro Madesani un impiegato statale mantovano con cui si trasferisce a Roma.

Il film sarà in proeizione a:

- Montevarchi (AR), al Cine8 dal 23 al 29 maggio

- Santa Croce sull’Arno (PI), al Multisala Lami dal 23 al 29 maggio

- Alessandria, al Cineplex Moderno dal 23 al 29 maggio

- Firenze, al Multisala Adriano Firenze dal 23 al 29 maggio

- Pisa, al Cinema Caffé Lanteri dal 23 al 29 maggio

- Roma, al Cinema Adriano e al Cinema Jolly dal 30 maggio

- Milano, al Cinema Anteo e al cinema Ariosto dal 30 maggio

- Bologna, al Nuovo Cinema Nosadella dal 30 maggio

- Palermo, al Cinema Aurora dal 30 maggio

- Terni, al Cinema Politeama Lucioli dal 30 maggio

- Viterbo, al CineTuscia Village dal 30 maggio.