"Sardegna, quale futuro per l’energia?" A Bologna incontro sui temi della transizione ecologica
Venerdì 28 febbraio 2025 alle ore 19, il Circolo Sardegna organizza, alla Casa Quartiere Saffi, il primo appuntamento di ‘Sardegna, quale futuro per l’energia?‘, una chiacchierata sui temi della transizione ecologica, lo sfruttamento del suolo e la speculazione energetica. Franco Arba dialogherà con il nostro ospite Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru.
A partire dalle linee guida del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e il decreto legislativo n. 199/2021, passando per il recente Decreto Ministeriale del 21 giugno 2024 sulle aree idonee per l’installazione di impianti rinnovabili, la Sardegna si trova al centro di un acceso dibattito sulla gestione delle risorse energetiche e sulle implicazioni della transizione ecologica. L’iter normativo ha visto un susseguirsi di azioni tra Regione e Stato, con la Sardegna che ha approvato la moratoria di sei mesi sulle autorizzazioni agli impianti (legge regionale n. 5 del 3 luglio 2024), impugnata poi dal governo. Successivamente, la raccolta di 210.000 firme per la Legge di iniziativa popolare “Pratobello 2024” ha evidenziato il forte dissenso della popolazione verso le speculazioni nel settore. Tuttavia, anche la successiva legge regionale n. 20 del 5 dicembre 2024, volta a regolamentare le aree idonee e semplificare i processi autorizzativi, è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri il 28 gennaio 2025.
In Sardegna, al 31 gennaio 2025, risultano presentate 767 richieste di nuovi impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, di cui 498 per il solare e 269 per l’eolico, con una media di due progetti per comune. Questo solleva interrogativi cruciali: sono davvero necessari? Quali sono gli obiettivi reali degli investitori? E, soprattutto, che potere hanno i cittadini di fronte a questo fenomeno?
Il dibattito si interseca con la questione del Tyrrhenian Link, il cavo sottomarino che collegherà la Sardegna alla penisola e alla Sicilia per l’esportazione di energia, sollevando dubbi sulla reale finalità della transizione energetica nell’Isola: decarbonizzazione o mero sfruttamento del territorio per il profitto di grandi aziende?
In questo contesto, il modello Villanovaforru emerge come un esempio concreto di alternativa: il comune, insieme a Ussaramanna, è stato tra i primi a creare una comunità energetica, dimostrando come la produzione e la gestione dell’energia possano essere strumenti di autonomia e sviluppo locale, piuttosto che occasioni di speculazione. Tuttavia, ad oggi, in Sardegna esistono solo quattro comunità energetiche: perché la loro diffusione è così lenta? Possono davvero rappresentare una risposta alle criticità della transizione energetica?
L’incontro con Maurizio Onnis offrirà l’opportunità di approfondire questi temi, discutere delle implicazioni politiche ed economiche della transizione ecologica e riflettere su come i cittadini possano riappropriarsi del futuro energetico dell’Isola. Un’occasione preziosa per comprendere meglio il fenomeno e individuare possibili percorsi di azione collettiva.
L’evento, patrocinato e sostenuto da FASI, Ancescao e Regione Sardegna, è organizzato in collaborazione con la Casa Quartiere Saffi.
Ingresso libero.