A Biella la presentazione del libro "Colpi di scure e sensi di colpa" di Fiorenzo Caterini

Venerdì 07 Febbraio 2025, 20:30 - 23:00
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Biella libro Sardegna dalle origini a oggi

Venerdì 7 febbraio 2025 alle ore 20:30 nelal sede sociale in via Galileo Galilei 11 a Biella, il circolo culturale sardo “Su Nuraghe” organizza la presentazione del libro "Colpi di scure e sensi di colpa. Storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi" di Fiorenzo Caterini.

Caterini, esperto del settore, condividerà la sua conoscenza e il suo punto di vista sulla storia di questo fenomeno, che ha profondamente segnato l'ambiente e la cultura dell'isola.

Dagli antichi greci fino ai viaggiatori dell’800, la Sardegna è sempre stata considerata un’isola mitica, florida, terra promessa ricca di boschi, acqua e risorse naturali. Improvvisamente, verso la fine dell’800, l’immagine dell’isola si trasforma: terra brulla, inospitale, priva di risorse naturali e  senza storia. Elemento geografico e umano si mescolano in una sorta di impietoso determinismo: la Sardegna altro non poteva forgiare che uomini rudi e vendicativi, dediti alla pastorizia e al banditismo. L’isola mitica del passato è cancellata: la Sardegna è sempre stata così, arida e povera. Uno sguardo esterno che finisce per essere interiorizzato anche dai sardi al punto che, nel dopoguerra, con la petrolchimica e le servitù militari che premevano alle porte, nasce una concezione di Sardegna funzionale alle politiche economiche e statali dell’epoca. Una terra vuota, priva di storia, di cultura, di risorse naturali, pronta ad accogliere un ingombrante modello di sviluppo di importazione. Per paradosso, esattamente il contrario di ciò che la Sardegna è in realtà. Ma cos’era successo in quegli anni in Sardegna? Questo libro racconta i mutamenti che, a partire dai primi dell’800 e dal famigerato Editto delle Chiudende, hanno trasformato non solo l’ecologia dell’isola, ma nel profondo anche il rapporto dei sardi con la loro terra e con le risorse naturali.

È stato calcolato che, in quel periodo, i boschi della Sardegna si siano ridotti di almeno quattro quinti. È un disboscamento di mera speculazione, industriale, mercantile, che non va confuso con la normale agricoltura e la fisiologica dialettica tra attività tradizionali e bosco. Il bosco, fino ad allora organismo portatore di vita e di una complessa carica simbolica, viene abbattuto, e ridotto a mero giacimento di legname. Con la radicale trasformazione ecologica si perde un intero mondo; è uno stravolgimento antropologico, che spezza il legame simbolico e funzionale tra gli esseri umani e la terra e li rende sempre più simili ad oggetti, a merce da comprare e vendere come forza lavoro. La Sardegna entra così nella modernità, nell’economia di mercato. Con le vaste distese lasciate libere dal disboscamento giunge la monocoltura ovina, creando una nuova dipendenza dal mercato estero. Una dipendenza che permane e che rende la Sardegna, ancora oggi, vulnerabile alle attuali incombenti e drammatiche forme di speculazione, in triste continuità con il passato.

L'evento, inserito nel progetto "Chiedilo a un castagno" dell'Associazione Biellese del Castagno "Ji maron ëd l'arbo", nel ventennale della loro fondazione, affronterà il tema del disboscamento della Sardegna, dalle sue origini fino ai giorni nostri. L'iniziativa, organizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, prevede anche un rinfresco a base di prodotti tipici sardi, come castagne, lardo, miasce autoprodotte e biscotti di farina di castagne del Biscottificio Cervo.

L'evento è aperto al pubblico e l'ingresso è gratuito.

Luogo Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” - via Galileo Galilei 11, Biella
Contatto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 348 64 18 906