Giorno della Memoria 2025: a Milano "Storia di uomo magro"
Domenica 26 gennaio 2025 alle ore 17:30 il Centro Sociale Culturale Sardo Milano, presso il Teatro Blu in Via G. Cagliero 26, in occasione dalla Giornata della Memoria, propone "Nella notte della storia racconti di vita nei campi di concentramento. Storia di un uomo magro", un racconto di e con Paolo Floris, con musiche di Pierpaolo Vacca.
"Storia di un uomo magro" racconta le vicende di Vittorio Palmas, contadino sardo e soldato reduce della Seconda Guerra Mondiale. Tratto dal romanzo La ghianda è una ciliegia di Giacomo Mameli, il racconto di Paolo Floris, frutto del suo incontro con lo scrittore e Ascanio Celestini, riporta alla luce i ricordi di Vittorio. Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo, la vita del soldato sardo diventa, sul palco, il simbolo di tanti uomini comuni che la violenza della guerra ha trasformato in eroi. La memoria rimane se viene raccontata: così ha fatto Vittorio Palmas, così ha fatto Giacomo Mameli attraverso il suo libro e così ha fatto, tramite il palcoscenico, Paolo Floris.
La grande storia è fatta di tante piccole storie, storie di piccolipaesi e di piccoli uomini, resi grandi dalla sofferenza e dalla drammaticità degli eventi bellici. Storia di un uomo magro è la storia di uno di loro: magro e povero “che vive in un paese povero, con gente che vive in case povere, senza luce”. Magro… Ma non troppo magro per partire e “andare a fare la guerra”. Magro, ma non così magro per imbracciare un fucile e andare in Jugoslavia; una missione semplice, avevano detto, che però si trasforma presto in un inferno: neve e gelo con le scarpe di cartone a combattere una guerra persa in partenza. L’armistizio dell’8 settembre sembra ridare speranza. E invece Vittorio, sempre più magro, da soldato si trasforma in prigioniero di guerra. E dalla Jugoslavia viene portato in Germania.
"Storia di un uomo magro" è la storia di un piccolo grande eroe italiano, sardo, magro, ma non così magro da essere bruciato in un forno dai tedeschi. Questa è la storia di un uomo magro che resterà vivo per due chili. È una pagina di storia rimasta a lungo dimenticata nel dopoguerra, perché gran parte dei sopravvissuti, nella disperata volontà di voler cancellare ogni ricordo, ha tenuto per sé tutte le sofferenze patite. Le peripezie di Vittorio Palmas “uomo magro” sono state raccolte dallo scrittore e giornalista Giacomo Mameli nel libro La ghianda è una ciliegia da cui il giovane attore sardo Paolo Floris ha tratto il suo monologo, dalla narrazione leggera nonostante il contenuto drammatico. Sempre solo in scena, racconta la vita di Vittorio sfiorando lo stile fiabesco, “utilizzando” la sua testimonianza per raccontare la storia di tanti uomini comuni, che la violenza della loro esperienza ha trasformato in eroi. E come in qualsiasi favola che si rispetti, Storia di un uomo magro ha un dolce lieto fine, che non toglie però drammaticità alla realtà che è stata vissuta dai nostri nonni.
PAOLO FLORIS Classe 1985, attore, autore, regista. Cresce artisticamente con Giancarlo Sammartano e Ascanio Celestini. Lavora per la compagnia romana Fondamenta Teatro e Teatri con cui si occupa di teatro greco e latino. Interessato all’arte affabulatoria, racconta la storia del nostro Paese partendo dalla ricerca antropologica sul campo. Tra i suoi spettacoli teatrali: Gramsci spiegato a mia figlia.
PIERPAOLO VACCA Ovodda 1991. L’artista barbaricino suona l’organetto diatonico. Dopo gli inizi con il folk ha esplorato i territori del jazz e della canzone d’autore. Ha inciso con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura l’album Tango Macondo. Nel 2024 il suo primo lavoro da solista, Travessu.
GIACOMO MAMELI Perdasdefogu 1941, giornalista, scrittore. Laureato in Sociologia alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino. È direttore artistico del festival SetteSere Sette Piazze SetteLibri di Perdasdefogu. Collabora con giornali, radio e tv nazionali ed estere.
Ingresso libero.