A Milano la presentazione del libro "Il rifugio dell'assassino"
Sabato 28 settembre 2024 alle ore 17:30 nella sua sede sociale (piazzale Santorre di Santarosa 10, Milano) il Centro Sociale Culturale Sardo Milano organizza la presentazione del libro "Il rifugio dell'assassino" di Ottavio Olita.
Nell'ultimo quarto di secolo dell'Ottocento e nel primo decennio del Novecento la pacifica e operosa comunità di Villacidro, nel Campidano, fu sconvolta da due tragici fatti di cronaca collegati tra loro. Il primo durante la festa in onore di San Giovanni, nella notte più magica dell'anno. Il secondo nel 1912, in parte derivato dal primo. Il rifugio dell'assassino ricostruisce quei drammatici fatti che rimandano l'uno all'altro nel segno di una vendetta che provocò una terribile scia di sangue. I fatti reali sono stati inseriti nella descrizione di luoghi, persone, situazioni, grazie ai contributi di documenti e della letteratura. L’ultimo romanzo di Ottavio Olita attinge da una storia vera in cui viene analizzata in modo sapiente una vicenda che costituisce, nelle sue sfaccettature, una rappresentazione della società sarda nel XIX secolo, mostrando un’attualità sconcertante con cui il confronto storico risulta importante e necessario, per quel progresso sociale auspicato e voluto per la nostra regione.
Ottavio Olita è stato giornalista della Rai dal 1988 a 2013; in precedenza ha lavorato come Capo dei Servizi Culturali nel quotidiano La Nuova Sardegna, dopo aver cominciato la carriera giornalistica nell'agenzia ANSA. Prima di approdare a questa attività professionale ha insegnato Lingua e Letteratura Francese nella Facoltà di Magistero dell'Ateneo di Cagliari. Da cronista di nera e giudiziaria è poi passato alle pagine culturali della Nuova Sardegna. In Rai si è occupato anche di sport ("90' Minuto" e "Stadio Sprint"), di ambiente ("Ambiente Italia"), di cultura ("Tg l'una"), di esteri (inviato a Mosca nel 1991 per il Tg2). Ha concluso con la qualifica di Conduttore e Capo Servizio. Dalla sua fondazione (2002) aderisce all'associazione "Articolo 21 liberi di..." della quale è attualmente portavoce per la Sardegna. Nel 1970, durante l'aggressione fascista alla Facoltà di Lettere e Magistero di Cagliari, ha subito la frattura del braccio sinistro e un forte trauma cranico. Ha curato varie pubblicazioni periodiche come "Altair", "Ideas", "Spettacolo" "Medicina & solidarietà". Prima di approdare alla narrativa ha dato alle stampe vari saggi e ricerche. I più importanti: "Sardegna in fiamme. Prospettiva il deserto", Stef; "Vite devastate. Il caso Manuella", Edes; "San Sperate. All'origine dei murales" AM&D editore.
Dialoga con l'autore Paolo Moreschi.
La serata si concluderà con un piccolo aperitivo sardo.
Ingresso libero