A Genova la mostra "Migrazioni. I sardi nel mondo" di Antonio Mannu
Da venerdì 22 marzo al Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana di Genova, nuova tappa del progetto "Migrazioni - la Trasmissione del Senso", un'iniziativa pluriennale dell'Associazione Ogros sostenuta dalla Fondazione di Sardegna e realizzata con la collaborazione dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico e della Federazione della Associazioni Sarde in Italia.
L'Associazione Ogros, tra il 2008 e il 2016, ha realizzato il progetto "Migrazioni-in viagglo verso i migranti di Sardegna", inedita ricerca, di respiro internazionale, sulla migrazione sarda contemporanca. Durante lo sviluppo del progetto sono state raccolte le testimonianze di più di 170 persone, lacontrate in 21 paesi di 4 continenti. Con una parziale selezione dei materiali fotografici, filmici e testuali repcriti, è stato realizzato un video documentario; con le immagini fisse è stata costruita una mostra fotografics; entrambi sono stati proposti in Sardegna, in più occasioni, con eccellente riscontro (mostra fotografica - "Migrazioni - I Sardi nel mondo": Gavoi, Sassari, Cagliari, Nuoro, Stintino.
L'esposizione presenta una selezione della documentazione realizzata dal fotografo Antonio Mannu, uno degli autori del progetto di ricerca citato. Ha scritto in proposito Letizia Battaglia, l'illustre fotografa palermitana: "Ho guardato con attenzione le fotografie realizzate da Antonio Mannu per il suo progetto sulla migrazione sarda, un lavoro eseguito in diversi anni e in svariati paesi. Lo ritengo interessante e utile, anche per la riflessione a cui ci porta l'evidenziare che lasciare la terra d'origine è tema drammatico di questi anni... Congratulazioni all'autore; spero che queste fotografie così contemporance possano essere godute da un pubblico vasto." Cristina Garcia Rodero, membro permanente dell'Agenzia Magnum, a sua volta scrive: "Il progetto fotografico sull'emigrazione sarda di Antonio Mannu è un lavoro fatto con amore e creatività, difficile sotto l'aspetto documentale e concettualmente.
Il video documentario "Intro e Fora-11 storie sarde" è un filmato basato su testimonianze raccolte in 11 pacsi diversi. Protagonisti il musicista di Palau Paolo Angeli, incontrato a Barcellona; il ristoratore oristanese Paolo Arca, intervistato a Manama (Bahrain); Federica Di Felice, cresciuta a Siniscola, che vive a Malta. Maria Antonietta Mulas è stata intervistata ad Ankara, in Turchia. Nicolas Cannoni, titolare di un'azienda tipografica, ha raccontato la sua storia da Santiago del Cile, dove è nato e vive; Giorgio Casu, artista di San Gavino Monrcale, parla di viaggi e di lavoro da New York, mentro, sempre nel continente amcricano, Giulia Melis dicc del suo impegno a Buenos Aires con l'associazione delle "Abuclas de Plaza de Mayo". Ignazio Mannu, sassarese e marinaio giramondo, intervistato sull'isoletta di Ko Hong in Tailandia; Giuscppe Pilo, imprenditore e sassaresc anche lui, incontrato a Doha (Qatar); quindi la cagliaritana Monica Cappello, assistentc di volo che si racconta da Dubai. Per finire con la studentessa londinese Giulia Spissu, figlia di sardi. Intro e Fora è stato tra i finalisti dell'edizione 2015 del Festival del Documentario di Villanova Montelconc. Sempre nel 2015 è stato tra i filmati presentati alle Giornate del Cinema del Mediterraneo a Iglesias. È stato poi proposto in diverse occasioni in Sardegna, con numerose proiczioni in centri culturali e istituti scolastici. Nel 2016 è stato presentato a Barcellona, in collaborazione con l'Assôtziu de sos Sardos in Catalugna. La narrazione filmica è costruita attraverso un variegato montaggio di vidco interviste, fotografic, testi poctici e materiali di repertorio; impreziosito dalle musiche e dal canto di Paolo Angell, il documentario restituisce un'efficace raffigurazione delle storie di vita dei suoi protagonisti.
Il progetto "Migrazioni - la Trasmissione del Senso" prevede la circultazione di una mostra fotografica e la prolezione del filmato illustrati in precedenza. Dopo aver presentato, con eccellente riscontro, l'esposizione fotografica in Sardegna, la stessa viene ora proposta nella penisola e all'estero. Una prima occasione espositiva è stata già definita: sarà realizzata con la collaborazione e il supporto del , la più giovane istituzione muscale di rilievo nazionale.
Sempre a Genova, nel medievale Palazzo della Commenda, oggl sede del MEI, è stato proiettato in due occasioni, mercoledi 15 e giovedi 16 novembre 2023, il documentario "Intro e Fora-11 storie sarde": sala piena per la prima serata; pubblico coinvolto e partecipe in entrambe le occasioni. Alla proiezione di mercoledi 15 erano presenti studentesse e studenti del corso di Sociologla del Processi Migratori del Disfor (Dipartimento di Scienze della Formazione) dell'Università di Genova, insieme al professor Luca Queirolo Palmas, docente di Sociologia dei Processi Migratori e Sociologia Visuale. Alla proiczione del 16 novembre ha partecipato il presidente del CISEI (Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana) Fabio Capocaccia, che ha espresso vivo interesse e considerazione per il filmato proposto e per l'insieme del progetto di ricerea realizzato. Un deciso apprezzamento è stato poi espresso dalla dottoressa Glorgia Barzetti, curatrice del MEI, per l'approccio contemporanco al tema migratorio, che anche il MEl interpreta soprattutto come testimonianza delle singole persone, come racconto di storic di vita. Il documentario è stato poi proposto, sabato 18 novembre, nella sede dell'Associazione Sarda - Tellus, sodalizio di riferimento della comunità sarda genovese, a Sumpierdarena. Anche in questa occasione grande interesso e apprezzamento per il filmato. La proiezione è stata introdotta dal professor Queirolo Palmas, presente anche in questa occasione, che ha confermato i giudizi lusinghicri già espressi dopo la proiczione al MEI. Nell'insieme un ecoellente riscontro, che ci conferma la bontà del lavoro realizzato.
La mostra verrà aperta al pubblico a partire dal 22 marzo 2024 e sarà allestita nella Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del Mare e sarà esposta al pubblico sino al 28 di aprile.