Incontro "Fabrizio De André e la Sardegna. Musica & Natura da Portobello all'Agata"
Domenica 20 novembre alle 18:00, nella Biblioteca Louis Braille (piazza Europa 16, Pesaro) l’associazione culturale sarda "Eleonora d'Arborea" propone un incontro sulla figura di un cantautore che ha segnato la musica d'autore italiana: Fabrizio De Andrè.
‘Quella in Sardegna è forse la vita migliore che un uomo possa augurarsi, una terra che dovrebbe coincidere con quella che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso’. Così esprimeva il suo amore, il genovese Fabrizio De André, verso quella che fu l’altra madre, a partire dagli anni Settanta. Nello ‘stazzo’ ristrutturato dell’Agnata (Tempio Pausania) dove aveva ideato e creato dal nulla un’azienda agricola, De André comporrà numerosi capolavori, che dei sardi narrano e del loro territorio; canzoni in lingua gallurese, come Zirichiltaggia e l’Ave Maria, altre in italiano, come Disamistade e Il canto del servo pastore. Lì scrisse con Massimo Bubola l’album L’Indiano che accomuna i sardi agli indiani d’America e ne narra la saga. Sempre all’Agnata subì, assieme alla moglie Dori Ghezzi, un doloroso sequestro protrattosi dall’agosto al dicembre 1979 e dal quale trarrà ispirazione per cesellare la splendida Hotel Supramonte.
Di questo e di altro si parlerà nell’incontro "Fabrizio De André e la Sardegna. Musica & Natura da Portobello all'Agata" condotto da Luca Ferretti, direttore del Centro Studi per la divulgazione dell'opera di Fabrizio De André. Attraverso proiezioni d’immagini, ascolti, letture, esecuzioni musicali, si potrà invitare chiunque alla conoscenza e all’approfondimento del pensiero di uno dei massimi cantautori e poeti italiani del secondo Novecento.
Il Centro studi per la divulgazione dell’opera di Fabrizio De André nasce a Fano nel marzo del 2017 quale attività dell’A.Ge. (Associazione Genitori) – Fano e della Scuola di Musica ‘Bramucci’. Diretto da Luca Ferretti, organizza a cadenza mensile incontri dedicati a De André (attualmente si è al 52°) aperti a tutti e completamente gratuiti. In questi anni si è costituita una biblioteca deandreiana che annovera circa 500 volumi e di cui si sta approntando un catalogo bibliografico analitico di prossima pubblicazione.
Ingresso libero.