Presentazione del libro di Giuseppe Deiana “Storie di Sconosciuti Salvatori. I sardi nel popolo dei Giusti” - CSCS-Centro Sociale Culturale Sardo di Milano

Sabato 19 Gennaio 2019, 17:00 - 19:00
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A Milano, sabato 26 gennaio 2019, alle ore 17.00, presso la propria sede di Piazzale Santorre di Santarosa, 10 il Centro Sociale Culturale Sardo organizza: 
In occasione della “Giornata della Memoria” 2019, presentazione del volume STORIE DI SCONOSCIUTI SALVATORI- I sardi nel popolo dei Giusti (Iskra Edizioni). Presenta l’autore: Giuseppe Deiana. Presentazione supportata da proiezione video. 
È quasi del tutto sconosciuta la storia dei Giusti sardi che, aiutando gli ebrei e i perseguitati politici, hanno contribuito a combattere pacificamente le peggiori forme di totalitarismo del Novecento. In questo libro Giuseppe Deiana raccoglie sette storie di Giusti protagonisti di un’ ordinaria straordinarietà umana e morale. Una prova ulteriore del contributo importante dei sardi alla Resistenza militare e civile, memoria indispensabile da tenere viva per evitare che i sardi salvatori “siano vittime dell’amnesia storica e della rimozione collettiva”, e per “impedire e contrastare le forme nuove e ricorrenti del sistema genocidario, reali o possibili, in ogni parte del mondo, nella consapevolezza che il male procurato anche a un solo popolo è inferto all’umanità intera”. Ecco quindi le storie di alcuni Giusti tra le Nazioni già onorati allo Yad Vashem e di figure in attesa di tale riconoscimento: persone che hanno agito in difesa dei perseguitati e della dignità umana. Come Girolamo Sotgiu e Bianca Ripepi, onorati nel Giardino dei Giusti di Olbia, la coppia antifascista che ha salvato alcuni ebrei dell’isola di Rodi, Vittorio Tredici, ex Podestà fascista di Cagliari che ha salvato una famiglia di ebrei e protetto alcuni perseguitati politici, o Andrea Lòriga, il medico antifascista nato a Codrongianos (Sassari) che a Binasco - dove gli è stato dedicato un albero del Giardino dei Giusti - nel 1944 mise in salvo la famiglia dell’avvocato ebreo Augusto Weiller, o ancora Salvatore Corrias e Giovanni Gavino Tolis, “contrabbandieri di uomini”, che riuscirono a far espatriare in Svizzera ebrei e perseguitati politici, e Giuseppina Demuru, una suora che nel carcere di Torino si schierò al fianco dei prigionieri, in particolare ebrei e condannati a morte - partigiani e fascisti - riuscendo anche a salvare delle vite (come quella di un bambino di pochi mesi, Massimo Foa, portato fuori dal carcere nascosto nel mucchio di lenzuola sporche da mandare a lavare). Come scriveva Deiana nel suo primo libro sul tema,”La rivoluzione dei Giusti. Un'alternativa alla globalizzazione dell'indifferenza” (Mimesis, 2016), i Giusti rappresentano un cambio di paradigma non solo nella narrazione della storia - raccontare i crimini contro l’umanità partendo da esempi positivi - ma anche sul piano etico-civile, che si costruisce così su storie di umanità e solidarietà, giustizia e resistenza. Deiana accoglie l’estensione del concetto di Giusto e lo sostanzia in una ricca appendice di riflessioni. Nel tempo, sostiene Deiana, è aumentato lo spettro dei crimini commessi dall’uomo e si è quindi ampliata l’idea del Giusto, per comprendere non solo chi ha agito durante i genocidi riconosciuti come tali (il genocidio armeno, quello rwandese, cambogiano, la pulizia etnica nei Balcani), ma anche “gli archeocidi, come quello siriano di Palmira in cui l’archeologo Khaled al-Asaad è stato decapitato dai miliziani del califfato nero nel 2015; inoltre, gli etnocidi e gli ecocidi, come quelli messi in atto dal capitalismo internazionale e locale per sfruttare le risorse di vasti territori e di grandi foreste pluviali (in Amazzonia innanzitutto, ma anche nel Congo e nelle Filippine) determinando la distruzione e la scomparsa delle testimonianze culturali e storiche delle popolazioni indigene”.    

Giuseppe Deiana. È stato docente di Storia e Filosofia nei licei. Attualmente è Presidente dell’Associazione Centro Comunitario Puecher di Milano. Tra i suoi scritti: (con Alessandro Cavalli), Educare alla cittadinanza democratica, Carocci, Roma 1999; Io penso che la storia ti piace, Edizioni Unicopli, Milano 1999; Insegnare l’etica pubblica, Erickson, Trento 2003; Bioetica e educazione, Ibis Edizioni, Pavia 2005; Istruisce ma non educa. Educazione morale e pedagogia civile per formare cittadini competenti, attivi e responsabili, Pellegrini, Cosenza 2011; Nel nome del figlio. La famiglia Puecher nella Resistenza, Mursia Editore, Milano 2013; I sardi e la Resistenza, Iskra Edizioni, Ghilarza (Or) 2014; Là dove c’erano le fabbriche. La zona 5 di Milano, Edizioni Unicopli, Milano 2015; La rivoluzione dei giusti. Un’alternativa alla globalizzazione dell’indifferenza, Memesis Edizioni, Milano 2016; Grido della Terra e lotta di liberazione: La resistenza contro l’etnocidio e l’ecocidio nell’Amazzonica planetaria, Edizioni Unicopli, Milano 2017. (dal comunicato stampa)

Luogo Milano, c/o sede sociale, Piazzale Santorre di Santarosa 10
Contatto Tel. 02/8690220; 02/72023563; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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