Conferenza del prof. Enrico Bogliolo su “Don Vicente Bacallar (Cagliari 1669-L’Aja 1726). Un uomo e un’isola al centro della tempesta europea (XVIII secolo)” - Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia

Sabato 13 Ottobre 2018, 16:00 - 18:00
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Il Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia propone alla cittadinanza: sabato 13 ottobre 2018, ore 16,00, presso il salone della Sede sociale (Via Santo Spirito 4/A): 
Conferenza del prof. Enrico Bogliolo sul tema: “Don Vicente Bacallar (Cagliari 1669-L’Aja 1726): passaggio della Sardegna dalla Spagna ai Savoia. Un uomo e un’isola al centro della tempesta europea (XVIII secolo)”. 
Programma 
Saluti della presidente del “Logudoro”, dott.ssa Paola Pisano 
Apertura e Coordinamento dei lavori: dott. Gesuino Piga, presidente onorario del “Logudoro” 
Relazione del prof. Enrico Bogliolo. 
Vincenzo Bacallar y Sanna, poi Marchese di S. Filippo (Cagliari 1669-L’Aja 1726), spagnolo di Sardegna, fu protagonista nelle vicende che segnarono il passaggio dell’Isola dalla Spagna ai Savoia culminate nel Trattato di Londra del 1718, vicende aperte con la vacanza del Trono di Spagna in conseguenza del decesso senza eredi del Re Carlo II. Tale evento diede luogo a una lunga contesa e ad una lunga guerra, con alterne vicende, tra le Case regnanti degli Asburgo d’Austria e dei Borbone di Francia, che vantavano anche ascendenze dinastiche valide a designare il nuovo Re. 
La Sardegna rimase estranea, in quanto il Popolo da secoli era tenuto escluso da ogni attività di carattere politico ed inoltre angustiato dalle misere condizioni in cui era costretto a vivere. Ciò non vale, beninteso, per i componenti della classe feudale: uno dei questi fu appunto il Bacallar, uomo di azione politica e di vastissima cultura (nella sua biblioteca vennero censite non meno di 16.000 opere, e dai suoi scritti trassero ispirazione coloro che, successivamente, si darebbero occupati di storia della Sardegna); padrone delle principali lingue europee dell’epoca ed abile diplomatico, assolutamente fedele alla Casa Regnante, svolse diversi incarichi, non solo diplomatici, per conto del suo Re cui riferì dei maneggi della fazione filoaustriaca, di cui aveva individuato gli aderenti, che avrebbe voluto arrestare, proposito di cui non si fece nulla per i tentennamenti del Viceré. 
La famiglia, giunta con l’esercito aragonese circa il 1383 (il capo era un ufficiale) si affermò nel campo delle attività commerciali e poi in quelle relative all’esercizio di Pubblici Uffici, con incarichi progressivamente elevati, per cui ottenne il cavalierato ereditario (1598) e l’ammissione allo Stamento militare, mentre Vincenzo, per le sue benemerenze conseguì (1703) il titolo di Marchese di S. Filippo, divenendo membro influente del partito filospagnolo; egli ebbe, inoltre, anche la nomina a Governatore del Capo di Cagliari e quella di Prima Voce dello Stamento Militare. Per aver sostenuto il tentativo spagnolo di riconquista dell’Isola da parte del Cardinale Alberoni, dovette riparare in Spagna per sfuggire all’arresto da parte degli austriaci, che la occupavano da alcuni anni. Successivamente, avvenuto il trapasso della Sardegna ai Savoia, si rassegnò a vivere definitivamente in Spagna lontano dalla terra natale, col cuore colmo di amore per la sua piccola Patria. La morte lo colse a 56 anni per un colpo apoplettico (11 giugno 1726) mentre si trovava in missione in Olanda e lì fu sepolto, esule anche nella tomba. (Gesuino Piga
A conclusione, buffet a base di prodotti sardi.

Luogo Pavia, c/o sede sociale, Via Santo Spirito 4/a
Contatto Tel. 0382/470209; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.