Incontro in memoria di Pinuccio Sciola: conferenza della figlia Maria; documentario; suono delle Pietre sonore – Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia
Il Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia, in collaborazione con la FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) e la Regiona Autonoma della Sardegna-Assessorato del Lavoro, propone alla cittadinanza:
sabato 17 giugno 2017, ore 16,00, a Pavia, presso Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro:
Incontro in memoria dello scultore Pinuccio Sciola (S. Sperate 1942 - Cagliari 2016): conferenza della figlia Maria; documentario; suono delle Pietre sonore create dall’artista.
Pinuccio Sciola
Il 13 maggio 2016 moriva a Cagliari, strappatoci da un’atroce malattia, l’insigne artista Giuseppe Sciola, per tutti Pinuccio, privando la Sardegna di uno dei più famosi figli che l’abbiano mai onorata, amata e fatta conoscere nel mondo. www.fondazionesciola.it
Volendolo ricordare, il Circolo Culturale Sardo “Logudoro”, per sabato 17 giugno 2017, alle ore 16.00, con l’intervento della figlia dell’ Illustre scomparso, Maria, indice un incontro memoriale che avrà luogo nella basilica di S. Pietro in Ciel d’ Oro, ove sono custoditi i resti di S. Agostino che richiamano l’opera e la figura di Sciola. La conversazione con la figlia Maria sarà integrata dal documentario “Born of Stone” del regista sardo Emilio Bellu e da un’ esibizione delle Pietre Sonore, create dall’artista.
Pinuccio Sciola nasce a S. Sperate, grosso centro agricolo alle porte di Cagliari, il 15 marzo 1942, figlio di contadini e contadino lui stesso, fino al 1959 quando un professore lo scopre (da sempre modella argilla e scolpisce pietre) e si adopera perché il giovane Pinuccio vada a studiare arte a Cagliari. Sciola non rinnegherà mai le sue origini umili e si impegnerà sempre a vivificare la sua formazione di matrice europea maturata nei suoi frequenti viaggi.
L’ originale ispirazione artistica promana dalla sua terra: la terra delle rocce, delle sculture nuragiche, dei megaliti e dei bronzi. Quello ch’egli vuole fare emergere sono le pietre sonore ormai note in tutto il mondo.
Come artista estraneo al mercato, Sciola ha donato alla Città di Pavia la stele di "Sant’Agostino dormiente" visibile nella cripta di S. Pietro in Ciel d’Oro. Un uomo roccioso, sardo fino all’ ultima stilla, il cui ricordo vivrà imperituro nel cuore dei sardi e di coloro che lo hanno conosciuto (Gesuino Piga, presidente del Circolo culturale sardo “Logudoro”)
A Pavia stele di Sciola “Sant’Agostino dormiente”
Nella cripta della Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, che custodisce le spoglie di sant’Agostino, è esposta una preziosa scultura in pietra, “Sant’Agostino dormiente”, di Pinuccio Sciola, scultore sardo famoso in tutto il mondo per le sue “pietre sonore”, scomparso nel maggio 2016.
Grazie alla collaborazione di don Vincenzo Fois (rettore della chiesa di Sant’Agostino a Cagliari) e di Sciola, il Circolo culturale sardo “Logudoro” poté organizzare a Pavia, la mattina del 7 ottobre 2000, un evento particolarmente significativo. Dopo la cerimonia religiosa, don Fois donò alla Comunità Agostiniana di Pavia la suddetta stele, opera di Sciola, il quale non poté essere presente a Pavia per un ineludibile obbligo connesso alla preparazione di una mostra in Germania.
Il cordoglio della FASI
La FASI piange la scomparsa di Pinuccio Sciola, fraterno amico dei Sardi "disterrados" (emigrati).
La FASI saluta con tristezza l’artista sardo internazionalmente apprezzato che ha voluto generosamente portare la musica delle sue “magiche” pietre scolpite anche presso le associazioni sarde nell’Italia continentale, facendosi moltissimi amici tra i sardi “disterrados”. Per tutti noi Pinuccio, “bandiera” di sardità nel mondo, era diventato un amico importante, di cui ci siamo fatti orgoglioso vanto.
Sarà nostro dovere dimostrare in futuro, con iniziative e riflessioni pubbliche, che abbiamo coscienza del valore dei doni che Egli ha lasciato in eredità all’intero Popolo Sardo, dentro e fuori dell’isola “petrosa”.
Domenica 5 giugno 2016 Pinuccio avrebbe dovuto suonare le sue pietre a Fiorano Modenese. Lui non ha potuto esserci ma le mani dei suoi amici musicisti, amorevolmente, Lo hanno sostituito nell’ “estrarre” la musica dalle sue sculture.
Paolo Pulina a nome del Comitato Esecutivo nazionale della FASI - Federazione delle Associazioni Sarde in Italia