“Su sardu e sas àteras limbas de minoria”

Il sardo è tra le lingue ammesse a tutela dalla legge nazionale ma tra gli stessi sardi (sia in Sardegna che in emigrazione) non è spesso diffusa la consapevolezza che, questa peculiarità, non riguarda esclusivamente la Sardegna. Il progetto intende quindi soddisfare il fabbisogno di conoscenze e informazioni degli associati e delle persone vicine alle Associazioni nel campo inerente ai diritti linguistici del cittadino e alla tutela delle lingue di minoranza. In questo quadro generale si inserisce la tutela del patrimonio linguistico della Sardegna e il riconoscimento del ruolo attivo che, in questa battaglia di civiltà, possono avere i sardi residenti nelle diverse parti del mondo. Questi, infatti, accanto alle lingue dei paesi nei quali si sono integrati, mantengono, quale forte vessillo identitario, la lingua materna. In passato le genti di Sardegna si confrontavano in maniera naturale con il plurilinguismo: se da una parte la lingua italiana è stata un punto di arrivo che sanciva un’acquisita promozione sociale, nella pratica quotidiana, i sardi non solo erano abituati a una normale dialettica tra diverse varietà sarde e registri linguistici differenti (soprattutto attraverso la pratica della transumanza, ma anche con la diffusione del linguaggio della poesia e del canto) ma, soprattutto in certe aree della Sardegna (pensiamo alla Gallura, all’Anglona, al Turritano, alla Nurra Algherese ma anche al Sulcis e alle sue isole), avevano comunemente contatti con codici “altri” quali il ligure-tabarchino, le varietà sardo-corse parlate in ampie aree del nord Sardegna nonché, meno diffusamente, il catalano della città di Alghero.

Il progetto prevede una serie di seminari di studio in diverse città italiane, in collaborazione con Università ed esperti di Linguistica, al fine di approfondire il tema, incentivare il confronto tra i sardi della diaspora e quelle realtà in cui sono presenti altre minoranze linguistiche storiche. I seminari, solidi dal punto di vista scientifico ma di taglio divulgativo, mirano a evidenziare la vitalità e le possibilità espressive delle lingue di minore diffusione; a questo proposito sono previste proiezioni di film, presentazione di inediti scenari letterari, descrizione di esperienze positive di insegnamento e di promozione delle lingue di minoranza nei media, nelle scuole, nelle università.

Tra gli altri, potranno essere trattati i seguenti argomenti:

  1. Descrizione di realtà plurilingui, percezione dell’identità linguistica in situazioni di plurilinguismo diffuso;
  2. Lingue di minoranza tutelate dalla LN 482/1999: Pianificazione del Corpus e dello Status, risvolti giuridici problematici; perché un “numero chiuso” delle minoranze? Quale ruolo per le grandi tradizioni linguistiche locali non ammesse a tutela?
  3. Nascita e tutela di nuove minoranze in ambito europeo ed extraeuropeo;
  4. Lingue dei migranti.

Presso l'Università “Guglielmo Marconi” di Roma, a coronamento di un anno di studio dedicato all'approfondimento di questi temi, si terrà un convegno internazionale frutto della collaborazione dell'Ateneo con la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e la Regione Autonoma della Sardegna (vedi pagina dedicata).

Il sito ufficiale: www.ppl2019.eu