La Presidente della FASI Serafina Mascia denuncia: 
i circoli degli emigrati sono a rischio chiusura! 

Padova, 2 ottobre 2014

Cari Presidenti,

fasi min
nell'attesa di incontrarci nelle prossime riunioni di Circoscrizione, ho urgenza di comunicarVi che ad oggi non abbiamo, da parte dell'Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna, alcuna risposta alle nostre sollecitazioni riguardo il pagamento ai Circoli del saldo del contributo regionale 2013.
Per il 2014, nella manovra finanziaria approvata il 21 gennaio 2014, erano stati destinati all'Emigrazione 2 milioni di euro, con una diminuzione, quindi, di 1 milione 400 mila euro rispetto a quanto assegnatoci nel 2013.


All'insediamento della nuova Giunta Regionale abbiamo esposto immediatamente all'Assessore le gravi conseguenze per noi di queste "determinazioni" della Regione e lo abbiamo fatto sia per iscritto - nelle lettere che la Presidenza FASI ha inviato insieme ai Presidenti di tutte le Federazioni - sia di persona nell'incontro che abbiamo avuto io e Tonino Mulas nel mese di maggio.
Inoltre, su questi temi siamo riusciti a conferire con il Presidente del Consiglio Regionale Ganau, con il Presidente della Commissione Sanità (Commissione che adesso è competente per le questioni dell'Emigrazione), con i Capi Gruppo di maggioranza e opposizione, con il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Sarda.

Ma ad oggi purtroppo la situazione non si è risolta, anzi è peggiorata:
1) non è stata nominata la Consulta Regionale per l'Emigrazione: quindi non vi è un programma 2014;
2) è stato proposto un assestamento di bilancio che addirittura prevede una riduzione a 1 milione 600 mila dei fondi per l'Emigrazione, quindi meno della metà del finanziamento 2013.
Bisogna scongiurare queste scelte della Regione, che sarebbero per noi deleterie, e questo è possibile solo se il Consiglio Regionale interviene.
Tutto l'Esecutivo della FASI si sta impegnando nel far presente il grave pericolo che la rete dei Circoli sta già correndo: in una parola, la chiusura.
Chiediamo a tutti Voi di trasmettere la stessa preoccupazione a tutti coloro che in Sardegna ci conoscono, a partire dai Consiglieri Regionali dei Vostri territori d'origine, che possono influire sulle decisioni regionali; ai Sindaci dei Vostri paesi; a tutti coloro che hanno svolto conferenze, manifestazioni, feste nei nostri Circoli grazie al nostro impegno e al nostro lavoro.
A tutti va chiesto di farsi testimoni del nostro infaticabile operato a favore e per conto della Sardegna, a vantaggio dei nostri corregionali operativi nei campi della cultura e dell'economia sarda.
Noi siamo parte dell'Emigrazione sarda e con tutti i Circoli del mondo vogliamo superare questo momento.
Ma la crisi è grave, sicuramente alcuni Circoli chiuderanno. Vi chiedo di agire in modo prudente nella programmazione delle attività e di non rischiare, se potete contare solamente sulle risorse del "contributo regionale".
Nella speranza che questo allarme rientri e che nelle riunioni di Circoscrizione possano esservi date notizie positive, confido come sempre nella Vostra tenacia e caparbietà e nel Vostro lavoro.
Un caro saluto a tutti. Fortza paris!

La Presidente FASI
Serafina Mascia

 

Qui di seguito il testo dell'ultima lettera inviata – il 25 settembre 2014 – alle autorità della Regione Autonoma della Sardegna da parte dei Presidenti di tutte le Federazioni dei Circoli Sardi nel mondo

Al Presidente della Regione

Al Presidente del Consiglio Regionale

Ai Capigruppo del Consiglio Regionale

I Circoli sardi nel mondo stanno chiudendo

Dopo più di sei mesi dalla formazione della Giunta non è stata nominata la Consulta dell'Emigrazione (Organismo di rappresentanza previsto dalla LR 7/91); ad oggi non c'è un Piano annuale per l'assegnazione delle risorse (lo stanziamento previsto è di 2 milioni di euro, tre anni fa erano 4,5 milioni). Per il 2013, la riunione dei Capigruppo, prima e poi la Commissione Bilancio avevano disposto una integrazione di 1,3 milioni di euro. Ad oggi non è stato pagato il saldo del 30% del 2013 e non è stato erogato nessun anticipo per il 2014; i Circoli hanno anticipato già dieci mesi di affitti e spese i gestione e non hanno ricevuto nessuna comunicazione sui tempi e modalità di erogazione. L'Assessore al Lavoro non ha predisposto alcuna misura. Ben tre diverse lettere di richieste di incontro dei dirigenti dell'emigrazione sono rimaste senza risposte.
I Circoli sardi nel mondo sono una rappresentanza importante per una Sardegna isolata ed in difficoltà nella complessità della globalizzazione e della crisi, sono una risorsa ed un'opportunità, non possono chiudere nel silenzio di una classe politica che dovrebbe avere un progetto. I circoli rappresentano 800 mila emigrati e con le seconde e terze generazioni almeno 1,5 milioni di persone, cioè un'altra Sardegna. I circoli sono una risorsa non una sacca di assistenzialismo: ieri erano le rimesse (che ancora continuano), sono stati e continuano ad essere un volano per il turismo ed i prodotti sardi; hanno investito ed investono nei paesi di origine ristrutturando le vecchie case. Gli emigrati in migliaia rientrano in Sardegna per alcuni mesi e spendono la pensione guadagnata nelle fabbriche e nelle miniere in giro per il mondo.
Il collante di tutto questo è il movimento dei Circoli e delle organizzazioni dell'emigrazione (qualche anno fa erano 130, quanti sono oggi? Hanno chiuso Parigi, Bruxelles, Toronto, l'Aia, altri chiuderanno nel corso dell'anno). Si vuole recidere questi fili? Negare la nostra Storia ed il nostro passato? Ogni famiglia in Sardegna ha uno o più familiari all'estero o nel continente. Nelle liste elettorali risultano circa 120 mila iscritti residenti all'estero, intanto l'emigrazione continua con i giovani, privando la Sardegna di intelligenze dopo anni di investimenti per la loro formazione.
Non si trovano 3 milioni di euro? Si abbia almeno il coraggio di discuterne e di ordinare la chiusura dei Circoli, così almeno i presidenti che hanno la responsabilità legale di contratti pluriennali ed i volontari non dovranno sopportare ulteriori oneri. Altrimenti si apra una discussione seria, si faccia subito fronte all'emergenza, si discuta in consiglio una nuova Legge, si dia una nuova "Mission", si cerchi almeno, come si è fatto in passato, di trasformare anche questa nuova emigrazione in opportunità per mantenere il legame con la nostra terra e trasformando i Circoli in centri di promozione e rappresentanza.

Serafina Mascia, Italia
Tonino Mulas, Italia
Francesco Laconi, Francia
Mario Agus, Olanda
Gianni Manca, Germania
Antonio Mura, Svizzera
Domenico Scala, Svizzera
Carlo Murgia, Belgio
Raffaele Melis, Spagna
Gianni Garbati, Spagna
Margherita Tavera, Argentina
Vittorio Vargiu, Argentina
Alberto Mario DeLogu, Canada
Pietro Schirru, Australia
Paolo Lostia, Australia
Pierpaolo Cicalò, Cagliari
Pino Dessì, Cagliari.