Due comuni, Selargius e San Gavino Monreale, per un unico festival. Un nome evocativo, Anderas, ovvero sentieri, percorsi, perché la strada da seguire è già tracciata nel nome del grande poeta Faustino Onnis a cui la rassegna è indissolubilmente legata perché ad organizzarla è proprio la Fondazione a lui intitolata. Ne va orgogliosa la presidentessa, la figlia Luciana Onnis, che nel presentare una manifestazione unica nel suo genere, non trattiene l’emozione nel dire che tutto ruota intorno a 3 parole chiave: partecipato, inclusivo e diffuso.

Partecipato perché il festival mette assieme moltissimi soggetti, a partire dalle due amministrazioni comunali che hanno deciso di stringere un gemellaggio per presentare una manifestazione capace di diffondere cultura e di andare oltre i normali ambiti in cui operano. Partecipato – continua - anche grazie alla partecipazione di tante associazioni culturali e delle scuole che diventano parte attiva di un evento che è pensato anche per i ragazzi, veri protagonisti di Anderas. Diffuso perché coinvolge due comunità e molteplici luoghi, creando una sorta di rete territoriale della cultura ampia, che dal centro arriva alle periferie. Diffuso – ha continuato Luciana Onnis - anche per il coinvolgimento della FASI, la federazione dei circoli dei sardi in Italia che potrà seguire gli appuntamenti del festival superando così le tradizionali barriere geografiche dell’isola. Inclusivo perché il festival nasce con una forte impronta multiculturale, senza barriere di alcun tipo e rivolto anche a chi utilizza il linguaggio dei segni. Un festival, quindi, culturalmente forte e socialmente potente perché fin dalla sua ideazione si è preoccupato di non escludere nessuno”.

Silvia Mamusa, Assessora alla Cultura e Spettacolo del comune di San Gavino, ha posto l’accento sulla figura di Faustino Onnis, vero collante di due comunità che hanno avuto il privilegio di poter ospitare il grande intellettuale che nei paesi ha intrecciato esperienze personali, professionali e artistiche. “Tra i tanti appuntamenti di valore di questo primo festival mi piace ricordare la lettura con i bambini in tutte le lingue del mondo, un appuntamento che rafforza l’impronta multiculturale della rassegna e saprà arricchire gli spettatori anche in una dimensione più ampia di cittadinanza. Di particolare rilievo, poi, anche l’appuntamento dedicato a Grazia Deledda, unica donna italiana ad aver vinto il premio Nobel per la Letteratura, capace di anticipare il tema dell’emancipazione femminile tratteggiando nei suoi romanzi figure di donne memorabili”.

La vice sindaca di Selargius, Gabriella Mameli, dal suo canto ha sottolineato come la prima edizione del Festival Anderas sia “gratificante” per la comunità di Selargius e per l’amministrazione che ha fortemente creduto nel progetto presentato dalla Fondazione Onnis. Mameli ha posto l’accento sul tema dell’inclusione e sull’importanza del coinvolgimento degli istituti scolastici del territorio: “È fondamentale che le scuole siano le protagoniste di questo festival, lo è ancora di più in un momento di appiattimento culturale. La partecipazione degli studenti rafforza anche l’aspetto educativo e formativo di Anderas e di questo mi congratulo con gli organizzatori”. Anche la vice sindaca di Selargius ha apprezzato l’idea di un festival diffuso dal punto di vista dei luoghi in cui si svolgeranno i singoli eventi della manifestazione e il coinvolgimento delle associazioni che tengono vivo il tessuto culturale del territorio.

La cornice del festival sarà anche l’occasione per la consegna del Premio d’Arti Faustino Onnis, giunto alla sua sesta edizione, nella duplice sezione della poesia e della prosa in lingua sarda. La premiazione è in programma sabato 19 novembre, alle ore 17,30, nella sala polivalente nella piazza Si ‘E Boi di Selargius.

Il direttore artistico Duilio Caocci ha fatto una panoramica sul programma, evidenziando alcuni dei tratti caratteristici di una manifestazione che tende a rafforzare il legame tra l’editoria sarda e il mondo della scuola: “Non tutti sanno che il vero pubblico dei lettori è quello dei giovani fino ai 14 anni, ovvero gli studenti delle scuole medie. Dopo quell’età, molti lettori si perdono. Questo festival ha l’ambizione di allargare la platea dei lettori dando una boccata d’ossigeno al mondo dell’editoria sarda che ha vissuto grandissime stagioni e oggi si trova purtroppo in difficoltà”.

Impossibile citare tutti i nomi e gli eventi in calendario dal 16 al 20 novembre. I laboratori di lettura e di scrittura, con la partecipazione dei licei, sono sicuramente tra i momenti più significativi perché rappresentano la volontà di attivare un percorso con le scuole con il coinvolgimento attivo degli insegnanti nella scelta dei contenuti. Un programma che vuole mantenere vivo il rapporto con le diverse linee della letteratura. Per quanto riguarda la prosa una citazione per Savina Dolores Massa che presenterà il libro Voltami e per Gianni Loy con la struggente opera in lingua sarda dal titolo: Eva e Petra, de su boccidòrgiu de Buggerru a su scioperu generale. Un volume che attraverso il dialogo delle protagoniste, due bambine appunto, ripercorre il tema del conflitto sociale nella società capitalista dei primi del Novecento con la strage dei minatori del 1904 per mano della fanteria e il primo sciopero sindacale dell’epoca. Per ciò che concerne la poesia saranno protagoniste la giovanissima Imperatrice Bruno (classe 2001) e Mariagiorgia Ulbar che presenterà la sua raccolta Hotel Aster. Spazio anche per il teatro e la proiezione di un docu-film. Infine, l’omaggio al grande attore Tino Petilli, in uno spettacolo musicale realizzato in collaborazione con la Scuola Civica di Musica di Selargius, coordinato dal maestro Bruno Camera.

Fra i numerosi partner anche la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e venerdì interverranno il presidente Bastianino Mossa e la presidente onoraria Serafina Mascia.

Ricchissimo il programma della manifestazione che potrà essere seguito anche in streaming sulla pagina FB della Fondazione Faustino Onnis