Dopo il successo riscosso alla 77ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (dove è stato presentato Fuori Concorso in Sala Grande il 6 settembre), il film “Assandira” di Salvatore Mereu dal 9 settembre è proiettato nelle sale italiane.

Dal 16 settembre il regista Salvatore Mereu e il protagonista Gavino Ledda, in collaborazione con la F.A.S.I. e i suoi Circoli, presenteranno  il  film in questi cinema:

• Mercoledì 16 settembre 2020, alle ore 21.00,  a Torino presso il Cinema Ambrosio; partecipa Stefano Francia di Celle  ("Torino Film Festival").

• Giovedì 17 settembre 2020, alle ore 21.00, a Milano presso il Cinema Eliseo; partecipa Roberto Casalini, giornalista e critico cinematografico.

• Venerdi 18 settembre 2020, alle ore 21.00, a Firenze presso il Cinema Flora; partecipa Alessandro Stellino  ("Festival dei Popoli"). 

• Sabato 19 settembre 2020, alle ore 20.45, a Bologna presso il Cinema Odeon; partecipa Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.

• Domenica 20 settembre 2020, alle ore 19.00, a Roma presso Cinema Greenwich; partecipa Anna Maria Pasetti, giornalista e critica cinematografica. 

“Assandira” di Salvatore Mereu è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Angioni, prodotto da Viacolvento e Rai Cinema e distribuito in Italia da Lucky Red e all’estero da Match Factory. Il film, interpretato da Gavino Ledda, Anna König, Marco Zucca, Corrado Giannetti e Samuele Mei, porta in scena una profonda riflessione sul concetto di identità culturale e al contempo un’analisi affilata dei sentimenti più segreti e inconfessabili della natura umana.

«Leggendo "Assandira" di Giulio Angioni, ho provato un sentimento di frustrazione e di indignazione nei confronti della rappresentazione di quel mondo a cui appartengo – racconta Mereu – quello della Sardegna rurale, massacrato dall’industria turistica, dall’idea che in nome del guadagno facile si possa passare sopra tutto, anche sopra la dignità delle persone. Questa è stata la molla iniziale che mi ha spinto a intraprendere questa avventura. Ma in "Assandira" questo non è che l’aspetto esteriore. In una storia non manca mai una parte nascosta che può attenere al nostro privato, più di quanto noi stessi non siamo disposti ad ammettere, che ci attrae ancora di più perché raccontarla ci aiuta a fare ordine dentro noi stessi. Assandira è un percorso nella conoscenza della natura umana, un tentativo di esplorazione dei sentimenti più reconditi, silenti, e che se anche tenuti a bada finiscono però per muovere le cose e gli uomini.

“Assandira” viene proiettato nelle sale italiane a partire dal 9 settembre. Lo stesso giorno si è tenuta la prima regionale a Cagliari presso l’Ex Manifattura Tabacchi alla presenza del regista, del cast e delle istituzioni.

Finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna (L.R. 40/2018 e L.R. 15/2006), dalla Fondazione Sardegna Film Commission (fondo Filming Cagliari e fondo Sardegna Ospitalità) e dal Comune di Cagliari, è stato sostenuto da: ISRE Istituto Superiore Regionale Etnografico, Camera di Commercio di Nuoro, Cineteca Umanitaria Sarda, Comune di Dorgali, Banco di Sardegna. Il film è stato girato nei comuni di: Burgos, Bono, Dolianova, Guspini, Torralba, Marrubiu, Bonorva, Guasila e Elmas.

"Zuppo d’acqua fin dentro alle ossa, Costantino si avvita sul pagliaio come un vecchio legno restituito alla terra dal mare in burrasca. La pioggia torrenziale ha appena finito di spegnere il fuoco che si è mangiato in una notte sola l’agriturismo in mezzo al bosco, Assandira. Ma la pioggia non ha spento il dolore, il rimorso bruciante per il figlio che è morto in mezzo alle fiamme e che non è riuscito a salvare. All’alba, i primi ad arrivare sono i carabinieri e il giovane magistrato: Costantino prova a raccontare loro cosa è successo in quell’ultima notte, a spiegare come tutto è cominciato".

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