Per uscire dal labirinto chiudetevi dentro" risale al 2000 ed ha partecipato alla Rassegna Internazionale “Isola dei Teatri”. Nel 2008 lo spettacolo "Strokes Economy" ha partecipato al festival estivo di Civitavecchia organizzato dalla “Scatola Folle”. Sara Canu ha curato la regia dello spettacolo "Un anno sull’altipiano" prodotto dai Figli di Iubal ed è la rappresentante, per la Sardegna, del progetto nazionale Collettivo Progetto Antigone, mentre Gian Giorgio Cadoni ha collaborato con il S’Arza teatro e l’Associazione Meridiano Zero in veste di attore in numerosi spettacoli. Dal 2008 comincia a lavorare sulla produzione di "Alternos...i moti dell'anima", uno spettacolo basato sulla vita di Giommaria Angioy, insieme al musicista Michele Garofalo. Il lavoro, incentrato sulla commistione tra il teatro di narrazione e la musica in scena, rigorosamente dal vivo, è andato in scena il 4 novembre 2010 al Teatro civico di Sassari all'interno della rassegna di teatro contemporaneo "Marosi Di mutezza".

Proposta di spettacolo

“Alternos… I moti dell'anima”

Lo spettacolo "Alternos…i moti dell’anima" è un lavoro di narrazione con commistioni e suggestioni musicali, basato sulla vita e le gesta di quello che ancora oggi è considerato il più grande rivoluzionario sardo, Giommaria Angioy, colui al quale si devono i moti che hanno portato alla cacciata dei Piemontesi dell'isola, il 28 aprile del 1794, data che oggi tutti i Sardi commemorano come "Sa die de sa Sardigna".
Lo spettacolo, scritto da Gian Giorgio Cadoni e diretto da Sara Canu, cerca di ripercorrere queste tappe, mettendo in scena non solo le vicende politiche, ma anche e soprattutto i moti dell’anima dell’eroe sardo, quelle stesse viscerali emozioni che coinvolgono l’essere umano che si trova impotente di fronte alla prepotenza ed alla forza brutale delle armi, quelle viscerali emozioni che pervadono l’anima di un uomo che vede il suo popolo e la sua terra affamati da una dominazione che è un flagello per la Sardegna intera.
La musica in scena e completamente live di Michele Garofalo fa da contraltare al racconto dell'Angioy in carne e ossa, impersonato da Gian Giorgio Cadoni, restituendo al personaggio di Giommaria Angioy le emozioni e le contraddizioni che lo hanno pervaso lungo tutto la sua travagliata e straordinaria esistenza. Parole e musica cercano di fondersi in un unico spettacolo nel quale si cerca di non creare un dualismo tra le due componenti, quanto piuttosto un'unione che tenti di rappresentare i fatti accaduti insieme alle emozioni e alle paure dell'animo di Giommaria Angioy, un uomo che "è stato ad un passo da qualcosa di grande, di enorme, di più grande di me, ma l'ho potuto sfiorare... l'ho solo potuto annusare da lontano quel profumo di pulito che ti danno la libertà e la giustizia... ".

Un brano dello spettacolo

...lampi, tuoni e fulmini accompagnarono la giornata del 28 aprile di quel magnifico 1794, la giornata della liberazione, come la chiamavano i contadini, i pastori, i poveracci che allungavano le loro mani per toccarmi, mentre a cavallo percorrevo la via lastricata che dal porto di Cagliari arriva fino al palazzo del potere, volevano toccare la mano del liberatore, ma io, io guardavo, attonito, tutta quella gente che in un solo giorno, con un atto di puro coraggio, aveva fatto quello che io non ero neppure mai riuscito ad immaginare, si erano dati appuntamento alle porte di Cagliari, erano arrivati a migliaia, attirati dal passaparola incessante dei giorni precedenti e quello fu il giorno in cui vennero catturati più di 500 funzionari continentali, con in testa il viceré Balbiano.. una nave aspettava al porto, come se quei rivoltosi già sapessero come sarebbe andata a finire la storia, come se la loro rabbia, la fame, la sete di vittoria, li avesse fatti guardare oltre la barriera del tempo, li avesse illuminati sull’esito della battaglia…le grida si erano alzate presto quella mattina, ma non erano le grida del mercato…no!...per gridare al mercato quelle persone non avevano più voce…gli era stata tolta dal languore del loro stomaco, dal velo di tristezza dei loro occhi…quelle erano grida che si alzavano nel cielo non a chiedere, ma a pretendere giustizia..".

Scheda tecnica

Testo: Gian Giorgio Cadoni
Regia: Sara Canu
Con: Gian Giorgio Cadoni e Michele Garofalo
Tecnico luci: Matteo Anelli
Tecnico del suono : Peppino Anfossi
Scene e costumi: Tino Belloni

Scheda dello spettacolo

Compagnia: La Luna Antica
Titolo dello spettacolo: Alternos...i moti dell'anima
Durata: 60 minuti circa
Spazio scenico:  minimo 6x4 oscurabile
Potenza elettrica: 220V

Informazioni

Associazione teatrale "La Luna Antica"
Vicolo Luzzati 16/a 07100 Sassari
Tel 349-2901512 / 347-8525943
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.