Progetto "A Domo Nostra"

Il progetto

La Fasi ha promosso il progetto A DOMO NOSTRA, approvato dalla Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato del Lavoro, per il censimento e il recupero delle case degli emigrati sardi che vengono lasciate vuote per buona parte dell’anno.

L’iniziativa ha lo scopo sia di valorizzare queste abitazioni a fini sociali e turistici sia di far conoscere l’esistenza e la fruibilità di queste dimore nei circuiti comunicativi cui accedono in tutto il mondo i discendenti (seconda e terza generazione) degli emigrati sardi: in questo caso l’arrivo in Sardegna si configurerebbe come una vera e propria esperienza emozionale di un simbolico “ritorno alle radici”, al paese dei nonni o dei genitori.

Inoltre le case di proprietà degli emigranti possono essere introdotte, costituendo un esempio assolutamente originale, nel circuito della sharing economy e diventare strutture ricettive “sussidiarie” rispetto alla capacità alberghiera, diffondendo l’ospitalità anche in aree dell’isola tradizionalmente meno toccate dal fenomeno turistico che possono essere di traino per un turismo destagionalizzato. Donando opportunità di produzione di reddito ai proprietari con ricadute economiche su tutto il territorio.

Il Progetto riguarda evidentemente le case che si trovano nell’intero territorio regionale della Sardegna, ma un’attenzione particolare non può non essere riservata a quelle dell’interno dell’isola, nei paesi e nelle campagne, dove maggiore è stato lo spopolamento migratorio.

La prima attività del Progetto è quindi la raccolta dei dati.

Per questa iniziale operazione di censimento degli immobili di proprietà degli emigrati ci rivolgiamo ai i soci dei Circoli sardi in Italia e all’estero e ai Comuni sardi.

Per gli emigrati è stato messo a punto un questionario (che si può visionare collegandosi a questo link) che intende raccogliere i dati relativi agli immobili e le a disponibilità a partecipare al progetto.

Nel questionario rivolto ai comuni (che si può visionare collegandosi a questo link) vengono chieste molte altre informazioni utili sulla base delle quali si potrà avere una specie di “carta di identità” di ogni comune dal punto di vista della ricettività turistica.

È del tutto evidente che l’eventuale valorizzazione del patrimonio immobiliare attraverso successivi progetti locali potrà generare una positiva ricaduta economica sul territorio.