L’impegno della FASI per la continuità territoriale

Nella storia trentennale del nostro impegno sui trasporti abbiamo affrontato diverse battaglie, qualcuna molto dura, ma sempre civilissime e non violente. Ne ricordiamo alcune fra le più importanti.

Nel 1978 a Genova ci fu una grande manifestazione di oltre 2000 sardi emigrati  nell’Italia continentale e nel resto d’Europa: alla testa c’era Tullio Locci, mitico presidente dell’allora Lega dei Circoli sardi in Italia (oggi FASI); occupammo il porto, nonché il centro della città, compresa la Prefettura, dove un Prefetto, sensibile e intelligente, ricevette e ascoltò  i delegati della protesta. Oltre 2000 persone con donne e bambini erano abbandonate nelle banchine del porto da due giorni e due notti in attesa di potersi imbarcare: non c’era stata  nessuna assistenza, erano trattate peggio delle bestie a causa degli scioperi e della scarsità di navi disponibili.

La battaglia fu vinta alla grande perché la Tirrenia fu obbligata a trattare con il Presidente della Lega Sarda, grazie alla  mediazione del sottosegretario del Ministero dei Trasporti,  Giovanni Nonne,  che ottenne la concessione a favore degli emigrati di un contingente di 50.000 posti oltre a 15.000 posti auto all’anno in regime di autogestione: la cosiddetta “corsia preferenziale”. Con questa vittoria ha inizio la straordinaria storia del Servizio Trasporti della FASI, del quale divenne responsabile Filippo Soggiu, infaticabile protagonista per 30 anni.
Nel 1985 un’altra battaglia è stata vinta attraverso lunghe e difficili trattative, sempre con Tirrenia,  per il riconoscimento anche agli emigrati della tariffa residenti, ottenuta con diverse limitazioni che con l’andare del tempo sono state tolte.

Il 26 ottobre 2002 la FASI ha fatto una grande manifestazione negli aeroporti (Bergamo, Pisa, Bologna, Torino, Venezia e Verona).

Il 6 novembre 2004 altre grandi manifestazioni con l’occupazione pacifica di 3 aeroporti (Milano Linate, Torino Caselle e Pisa), in appoggio all’accordo tra la Regione, presidente Renato Soru,  e l’ENAC,  per l’allargamento ai sardi non residenti della tariffa di continuità territoriale.
Grazie a quell’accordo si è potuta concordare con Meridiana una convenzione che prevede sconti sulle tariffe per la Sardegna agli emigrati fino alla terza generazione e alle loro famiglie, accordo che è durato fino ad oggi.

Nel 2007 l’Europa ha detto no alle tariffe scontate per i residenti e il 3 luglio 2007 abbiamo fatto una manifestazione a Bruxelles: 100 nostri rappresentanti sono stati ricevuti dai funzionari della Commissione Trasporti Europea.

Da lì, non essendo più possibile il riconoscimento delle tariffe agevolate per gli emigrati, la nostra battaglia diventa quella per il riconoscimento del principio dello “svantaggio” e dell’applicazione a tutti i cittadini europei della continuità territoriale dalla penisola italiana all’isola di Sardegna.

Questa è, come spieghiamo nel documento del nostro Quinto Congresso, la via maestra per lo sviluppo del turismo e quindi di tutta l’economia della Sardegna.

A seguito di questo orientamento abbiamo deciso di rivolgerci non solo alle istituzioni sarde ma anche alle istituzioni nei territori dove operiamo.

Abbiamo raccolto così migliaia di firme di sindaci, consiglieri, presidenti di Regioni, di Province, di Sindaci, per ben due volte, una prima volta nel maggio-giugno 2007, una seconda volta nel maggio-giugno 2009.

In ambedue i casi il primo firmatario fu il Presidente emerito della Repubblica  Francesco Cossiga.

Le più recenti manifestazioni: quella del 15 giugno 2011 a Roma, in piazza SS. Apostoli, contro l’aumento delle tariffe; infine quelle per la continuità aerea e la tariffa unica nell’ottobre 2012 all’aeroporto di Bologna, a Torino Caselle, a Pisa alla festa dei sardi,  in Piazza Risorgimento a Roma. Queste sono le battaglie più belle che hanno fatto la storia della FASI e del suo Servizio Trasporti.

Per quanto riguarda l’attualità del trasporto aereo, come spiegato nel comunicato stampa del presidente onorario Tonino Mulas, la FASI, che rappresenta 350.000 sardi residenti in continente, in vista della conferenza di servizio per il trasporto aereo, ha chiesto alla Regione una convenzione sul trasporto aereo volta alla definizione di una tariffa unica da e per la Sardegna che garantisca il diritto della mobilità dei residenti, emigrati, turisti e merci nell’ambito dell’applicazione del principio dello svantaggio dell’insularità.

Continuità territoriale ha un solo significato per la Sardegna: poter competere a parità di costo  trasporto nel settore del turismo, del commercio e della produzione agro-pastorale e industriale in campo nazionale e internazionale.

Continuità territoriale per l’emigrazione sarda in Italia e in Europa vuol dire diritto a rientrare nell’isola a un costo certo e sopportabile per tutti e in ogni periodo dell’anno, definito dalla Regione e proposto in una gara europea.

Continuità territoriale è il problema che ha sempre aggravato il già pesante costo dell’emigrazione per coloro che per necessità o scelta di lavoro devono vivere aldilà del mare.

Come sempre abbiamo chiesto che la Regione e lo Stato operassero, come indicatoci a Bruxelles dalla Commissione Trasporti Europea, per il riconoscimento dello svantaggio dell’insularità, sola via che permette alle istituzioni di stabilire tariffa e tratte in convenzione valide non solo per i residenti ma anche per gli emigrati e per chi raggiunge la Sardegna per lavoro o per turismo.

Abbiamo chiesto perciò alla Regione che continui a percorrere questa strada e stabilisca con questo criterio una tariffa unica per la gestione reale del diritto alla mobilità dei cittadini sardi italiani ed europei verso l’isola .Questo obiettivo è stato raggiunto solo in parte, e limitatamente, perché sono esclusi i mesi estivi. Il nostro impegno è quello di continuare sulla strada della tariffa unica. 

Ora un cenno sul nostro Servizio Trasporti, che ha conquistato autonomamente la nostra piccola “continuità territoriale”, sia marittima che aerea, e anche un cenno su come è andata la stagione 2011.

Queste nostre battaglie sono a favore di tutti i sardi, anche se spesso i sardi non si mobilitano su questi temi. E questo lo sottolineiamo con forza. La FASI ha una sua continuità territoriale, l’abbiamo conquistata nei primi anni ’80 con la Tirrenia  e dopo, nel 2000, a seguito della cessazione del monopolio di cui si è parlato, con  i nuovi vettori.

Furono infatti concordate condizioni con tariffe agevolate per gli emigrati sardi e le famiglie fino alla terza generazione; le stesse condizioni valgono, come detto, per il trasporto aereo con Meridiana e sono valide fino al rinnovo degli accordi, che di solito è annuale.
La FASI ha un proprio sistema di prenotazione nei Circoli e fa capo ad un’agenzia, Eurotarget Viaggi, di cui possiede una partecipazione, acquisita per iniziativa del presidente Tonino Mulas.

Il nostro primo scopo è avere un servizio per i sardi vicini ai Circoli; il secondo è quello di mantenere un rapporto stretto con loro, attraverso il tesseramento, che è vitale per l’esistenza stessa delle nostre associazioni, oltre che vincolante nelle convenzioni firmate con i vettori; il terzo è quello di presentarci alle Compagnie, grazie a questa rete e alla sua consistenza, anche economica, non in ordine sparso, ma con una capacità di contrattazione. Grazie alle convenzioni FASI, gli utenti vecchi e nuovi riescono a ottenere  tariffe con notevole risparmio,  rispetto a quelle offerte dai vettori  sui loro siti web ufficiali.

pdfComunicato_FASI_Manif_continuità_territ_aerea_22_ott_2012.pdf26.78 KB
pdfComunicato_FASI_Manif_continuità_territ_aerea_18_ott_2012.pdf50.04 KB
pdfComunicato_FASI_Manif_continuità_territ_aerea_15_ott_2012.pdf92.94 KB