Sinossi

In una camera oscura sviluppiamo le foto di una giornata segnata da un incontro fortuito nei pressi dei binari abbandonati della Stazione di Cagliari. Qui abbiamo conosciuto Antonio e Patrizia, che ci hanno invitati ad entrare in casa loro, per raccontarci la storia di come sono finiti a vivere in quel posto. La giornata è terminata con una foto di gruppo, di noi 4, scattata con una piccola scatola di biscotti. La storia di questo incontro si svela attraverso diversi supporti (Video Digitale, Smartphone, Super 8, Fotografia Stenopeica), che diventano mezzo per riflettere sul tempo e sullo spazio, sull’immagine. Le immagini guidano il nostro viaggio nel vagone, che per un istante diventa il mondo.

Note di regia

Antonio e Patrizia per due anni hanno vissuto in una casa-vagone sui binari abbandonati della Stazione di Cagliari. Come raccontarli senza scadere negli standard del cinico patetismo televisivo? Come approcciarsi a due borderline senza svilire la carica eversiva della loro marginalità? L’immagine deve ripensarsi e riposizionarsi, perdere di nitidezza per rapportarsi in modo “amatoriale”, secondo l’accezione che Stan Brakhage dava al termine, ai soggetti ripresi, ovvero ricercando con loro un senso di vicinanza empatica. Da qui la scelta di procedere attraverso diversi supporti: dal video digitale alle riprese con lo smartphone, dal Super8 alla fotografia stenopeica ottenuta con una fotocamera costruita con pezzi arrangiati; un progressivo azzeramento del mezzo per ritrovare uno sguardo quanto più prossimo possibile. Ciò che resta, alla fine, è la visualizzazione del rapporto dei due registi con Antonio e Patrizia, con il mondo delle loro cose, cui sono a loro volta relazionati in una complessa rete di necessità.

Gaetano Crivaro

Gaetano Crivaro (Crotone 1983) frequenta la Scuola di Cinema Documentario Sentieri Selvaggi. Trasferitosi, nel 2008, in Spagna realizza insieme a Mario Romanazzi “I Love Benidorm”, vincitore, nel 2010, del Premio del Pubblico al Festival DocumentaMadrid.
Nel 2011 il suo documentario “Good Buy Roma” è selezionato al Bellaria Film Festival, ad Ânûû-rû Âboro in Nuova Caledonia.
Nel gennaio 2012 partecipa alla realizzazione del film “Demonstration” con Victor Kossakowsky. Il progetto per un film “La Peste” viene selezionato per il laboratorio di sviluppo “In Progress” organizzato dal Milano Film Network.
Nel 2015 realizza in Sicilia il progetto “Il Borgo Analogico”, installazione urbana attraverso la fotografia stenopeica. Realizza laboratori di Cinema (in particolare sul Videoritratto) ed è socio Fondatore dell’Ass. L’Ambulante con sede a Cagliari che si occupa di Cinema, arte e ricerca urbana prevalentemente al Sud: Passu Passu, Sardegna, Il Borgo Analogico, Sicilia, Teatri Diffusi, Basilicata.
Andrés Santamaria
Andrés Santamaria studia Cinema e Fotografia a Bogotà, Colombia. Lavorando come tecnico del cinema e assistente alla fotografia, si specializza nell’uso di camere analogiche (35mm, 16mm e 8mm).
Nel 2001 si trasferisce a Barcellona dove frequenta il Master in Documental de Creación, presso la Universitat Pompeu Fabra.
A Barcellona approfondisce l’uso e la varietà delle tecniche video e fotografiche come strumenti di ricerca e di sviluppo per progetti innovativi (Fotografia Stenopeica, camera oscura, cianotipia, montaggio, costruzione artigianale di camere stenopeiche.

Note

“El Vagón” è stato ammesso alle finali del Concorso "Visioni Sarde" che si terrà il 25 febbraio 2016 a Bologna al Cinema Lumière.

Informazioni

Link Trailer (https://vimeo.com/143600286)
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.